PREMESSA
Fino a qualche anno fa era praticamente impossibile associare la parola “convenienza” a un visore termico. Questo perché, trattandosi di una novità, bisognava investire a volte più di uno stipendio per acquistare un prodotto che fosse quanto meno soddisfacente nell’osservazione a breve distanza.
Attualmente, grazie ad ATN, è possibile entrare nel mondo della visione termica con due gamme di prodotti contraddistinti da un ottimo rapporto prezzo-prestazioni. Sto parlando dei monocoli termici Blaze Seeker e Blaze Trek. Sono distribuiti in Italia da Canicom che ha gentilmente fornito due esemplari in visione per i miei test.
Oggetto di questa recensione sarà il Blaze Seeker 210 1,5–12×, che costa soltanto 439 €, e il più performante Blaze Trek 625 1,6–13×, che costa 1.399 €. Differiscono ovviamente per sensore, grandezza dell’obiettivo ed altre caratteristiche tecniche che citerò all’interno dell’articolo e della videorecensione.
LA STORIA DI ATN CORP
ATN Corp (American Technologies Network) è stata fondata nel 1995 con l’obiettivo di innovare il settore delle ottiche tecnologiche. Inizialmente focalizzata sull’importazione e distribuzione di dispositivi per la visione notturna, l’azienda ha progressivamente ampliato il proprio raggio d’azione, diventando progettista e produttore di sistemi ottici avanzati, tra cui dispositivi termici e Night & Day, destinati a un uso civile, professionale e militare.
Nel 2018 ATN ha lanciato la sua linea di prodotti di quarta generazione, integrando il processore Obsidian 4 a doppio core. Questo ha permesso un netto miglioramento nella gestione delle immagini e nelle prestazioni complessive dei dispositivi. Da allora, l’azienda ha continuato a sviluppare ottiche digitali intelligenti ad alta definizione, adatte sia all’uso diurno sia notturno, e sistemi di imaging termico avanzati per operazioni professionali e ricreative.
Nel 2019, ATN ha trasferito le proprie operazioni a Doral, in Florida, dove ha creato una linea di produzione interna e un magazzino centralizzato, consolidando la sua posizione di leader nel settore delle ottiche digitali intelligenti, della visione notturna e dell’imaging termico.
Oggi ATN continua a guidare l’innovazione tecnologica, offrendo dispositivi con funzioni avanzate come registrazione video in alta definizione, streaming wireless, calcoli balistici, stabilizzazione dell’immagine e misurazioni laser. Grazie a queste caratteristiche, i prodotti ATN sono molto apprezzati da cacciatori, appassionati di outdoor, forze dell’ordine e agenzie governative.
MODELLI DISPONIBILI
Relativamente alla gamma Blaze Seeker, Canicom ha deciso di presentare l’1–8,8×, che costa 399 €, e l’1,5–12×, che ne costa 439 €. Riguardo alla serie Blaze Trek, è disponibile il formato 2–16×, che costa 999 €, e il formato 1,6–13×, che costa 1.399 €.
DOTAZIONE DI SERIE
In un precedente unboxing video vi ho proposto la dotazione di entrambi i visori termici; vi invito quindi a visitarla. Vi posso confermare, in ogni caso, che all’interno di un ottimo packaging di cartone, che riporta i colori ATN – quindi bianco, rosso e nero – sono disponibili:
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Una piccola tracolla per il trasporto;
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Una cinghia più grande in neoprene, simile a quella dei binocoli;
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Un cavetto USB per trasferimento dati e ricarica;
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Una conchiglia maggiorata per riparare da luce diffusa, polvere e altro;
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Oltre alla documentazione originale, che prevede certificati di garanzia, un tagliando su come aggiornare il firmware, il numero di serie del prodotto, consigli sul forum ATN Smart HD e altro ancora.
Inoltre, grazie alla solerzia del distributore italiano Canicom, è presente un manuale di istruzioni in lingua italiana.
MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO
Seppur i due prodotti propongano varie somiglianze costruttive, mi pare utile descrivere le assonanze tra i due per poi concentrarmi sulle differenze soggettive.
Per quanto riguarda la costruzione, entrambi propongono il medesimo design, quindi uno scafo cilindrico presumibilmente composto da policarbonato, magari rinforzato, che in entrambi i casi è protetto da un rivestimento di gomma con trama e forme differenti. Nella zona dell’oculare è presente una superficie zigrinata che aumenta il grip.
Nella parte superiore dello scafo si trovano i tre pulsanti per l’attivazione, le impostazioni e la regolazione del menu, mentre sul lato sinistro, vicino al logo ATN e ai pixel del sensore – in un caso 256, nell’altro 640 – è presente l’icona del pulsante di accensione.

Nella parte inferiore, nei pressi dell’oculare, sono presenti due asole per l’utilizzo della cinghia o della più performante tracolla. Centralmente si trova una filettatura con passo da 1/4 per il collegamento ai treppiedi fotografici; sotto un coperchio in silicone, impermeabilizzato, si accede alla porta micro USB-C per il caricamento e il trasferimento dei dati.
Entrambi i visori hanno una temperatura operativa compresa tra -30 °C e +55 °C e un grado di protezione IP67. Relativamente al peso, il Blaze Seeker pesa 256 grammi, mentre il Blaze Trek ne pesa 314: questi valori sono stati verificati con la mia bilancia elettronica.

Da un punto di vista ergonomico, come anticipato, entrambi si possono utilizzare agevolmente sia dai destrimani che dai mancini. I pulsanti sono abbastanza grandi per essere premuti anche con i guanti invernali e, in sovrappressione, si possono notare le icone delle frecce e del quadrato, che diversificano le funzioni senza doverle necessariamente osservare prima di premerle.
OTTICA
Obiettivo, apertura, distanza di rilevamento, zoom e ingrandimento ottico determinano il campo inquadrato.
Il Blaze Seeker 1,5–12× beneficia di un obiettivo da 10 mm, con un campo di vista compreso tra 17,3° e 13,1°. In questo caso, il sistema di messa a fuoco è fisso e tarato verso l’infinito.

Il Blaze Trek 1,6–13×, invece, dispone di un obiettivo di maggior diametro, ossia 25 mm. È dotato di un sistema di messa a fuoco a ghiera, situato nei pressi della campana e ottimizzato con una gommatura zigrinata. La ghiera ha dimensioni abbastanza generose, circa 14 mm di spessore per 50 mm di diametro.
Entrambi i visori termici presentano un tappo di protezione dell’obiettivo integrato nello scafo ottico. Si tratta di un sistema ad anello, che può ruotare di 360°; è dotato di apertura a sgancio rapido e di un sistema di aggancio tramite pressione.

OCULARI E DISPLAY
Nessuna differenza, invece, per ciò che riguarda la visione nell’oculare. La lente di campo di entrambi i prodotti misura circa 16 mm e il trattamento antiriflesso sembra identico. L’estrazione pupillare, quindi la distanza da cui si forma l’immagine rispetto alla lente di campo, è per entrambi di 15 mm.
L’oculare inquadra l’immagine visibile all’interno di un display OLED con risoluzione di 800×600 pixel. Ovviamente, qui non siamo ai livelli dei top di gamma, dove ormai sono presenti display da 1920 pixel, ma il prezzo è decisamente più conveniente. In entrambi i casi è possibile sfruttare cinque palette colori, definite come White Hot, Black Hot, Iron Reds, Alarm Amber ed Emerald.

SENSORE
Il piccolo Blaze Seeker beneficia di un sensore non raffreddato da 256×192 pixel, con frequenza di 50 Hz e pixel pitch di 12 µm. Il valore NETD è inferiore a 35 mK.
Ben differenti sono le prestazioni del Blaze Trek 625, che propone un sensore da 640×512 pixel con frequenza di 50 Hz, pixel pitch di 12 µm e NETD è inferiore a 25 mK, ottimo direi!
Nel primo caso, la distanza di rilevamento è di circa 420 metri, riferita a soggetti alti 1,70 m, come uomini o cervi. Nel secondo caso, le prestazioni sono superiori, con una distanza di rilevamento massima di quasi 1.200 metri, precisamente 1.188 m.
SOFTWARE DI GESTIONE
Il software di gestione è rapido e intuitivo. Circa due secondi dopo l’apparizione del logo ATN, è possibile accedere al display premendo il tasto centrale per qualche istante. Da qui si possono regolare numerose impostazioni: dall’illuminazione dello schermo a quella dell’immagine, dal contrasto alla nitidezza, dal sistema di riduzione del rumore all’attivazione del Wi-Fi.
È possibile scegliere o escludere modalità Forest, selezionare il sistema stadimetrico impostando soggetti di altezza variabile ( volpe, lepre, cinghiale e cervo), sfruttare diverse lingue tra cui l’italiano e attivare funzioni come bussola, sistema di prevenzione delle “bruciature” , visualizzazione del logo ATN all’interno del display, barra di stato e modalità di calibrazione automatica, manuale o semiautomatica.
Il software permette inoltre di regolare la bussola interna, impostare auto-sospensione (1, 5, 10 o 30 minuti) e auto-spegnimento (30 o 60 minuti). Collegandosi via USB, si può accedere alla memoria interna, impostare unità di misura (metro o yard), data, orario, attivare/disattivare il Wi-Fi e configurare la password. È possibile verificare la versione del software (nel mio caso la 2.630.99203) e il numero di serie del dispositivo.
Devo ammettere di essere rimasto favorevolmente sorpreso dalla possibilità, in un prodotto economico come il Blaze Seeker, di sfruttare tutte queste impostazioni, incluse le varie palette, la possibilità di fotografare, registrare video con memoria interna, utilizzare il sistema laser stadimetrico e il Wi-Fi per il collegamento all’applicazione. Per quanto riguarda l’analisi del menu, le caratteristiche sono identiche tra Blaze Seeker e Blaze Trek.
Impostazioni rapide:
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Premendo rapidamente il pulsante centrale, si possono scegliere le palette: White Hot, Black Hot, Iron, Alarm e Emerald.
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Tenendo premuto il pulsante centrale, si accede al menu completo con tutte le impostazioni sopra elencate.
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Pulsante freccia su: pressione rapida per scattare fotografie; pressione prolungata per registrare video.
- Pulsante freccia giù: zoom a step (1×, 4×, 8×, a seconda del modello); pressione prolungata per calibrazione della scena.
FIG.6 – L’ergonomia è ottimale per destrimani e mancini e i pulsanti sono abbastanza facili da gestire anche con i guanti invernali
MEMORIA
Lo slot di memoria è identico in entrambi i modelli ed è di 16 GB. Considerando che il peso medio di un’immagine è di 300 kB e quello di un video di 30 secondi è di 7 MB, non avrete problemi a archiviare decine di video e centinaia di immagini nel corso di una settimana di utilizzo intenso.
BATTERIA
La scelta di ATN per questi visori termici entry-level è stata quella di adottare una batteria interna ricaricabile. La durata media è di circa 8 ore per il Blaze Seeker e di circa 6,5 ore per il Blaze Trek 625.
Ho potuto verificare queste durate testando i dispositivi a temperature prossime a quelle standard di laboratorio, ovvero intorno ai 25 °C, confermando una durata media in linea con quanto dichiarato dal produttore.
APPLICAZIONE
Entrambi i monocoli termici si controllano in modo semplice e immediato tramite l’applicazione “ATN Blaze”.
Per collegare il dispositivo, basta attivare il modulo Wi-Fi dalle impostazioni dello smartphone e aprire l’app. È possibile inserire manualmente il numero di serie del visore oppure scansionare il codice QR situato all’interno del tappo copri-obiettivo. La password iniziale di default è 12345678.
In pochi secondi l’app si sincronizzerà con il dispositivo, consentendo di salvare foto, registrare video e regolare praticamente tutte le impostazioni del visore. Inoltre, è possibile collegare fino a quattro dispositivi simultaneamente, tra smartphone, tablet, televisori o Smart TV, per visualizzare le immagini in tempo reale.
AGGIORNAMENTO FIRMWARE
Per aggiornare il firmware , basta visitare la pagina ufficiale di ATN Corp, cercare il modello del vostro visore (ad esempio Blaze Trek), registrarsi se non lo avete già fatto e scaricare il file di aggiornamento. Successivamente, collegate il visore alla porta USB del computer e copiate il file scaricato nella memoria interna del dispositivo. Al riavvio, il visore vi chiederà se desiderate avviare l’aggiornamento. È importante che la batteria sia carica almeno al 50% prima di procedere, per evitare interruzioni durante l’installazione.

IMPRESSIONI PRATICHE SUL CAMPO
Per comparare le prestazioni dei due visori termici, sebbene fosse già prevedibile che avrebbero mostrato differenze, ho allestito un piccolo banco di prova pratico: ho utilizzato una barra centrale con due teste a sfera su cui ho fissato entrambi i visori. In questo modo è stato possibile effettuare riprese video su soggetti identici, nello stesso periodo di tempo e alla stessa distanza. L’obiettivo non era tanto confrontare numericamente le prestazioni, quanto dare agli appassionati una percezione realistica delle capacità di visione in questa fascia di prezzo.
Il test si è svolto presso un noto hotspot della mia valle, popolato di cervi e caprioli di notte e nelle ore crepuscolari. Ho realizzato riprese sia in verticale, per un montaggio più agevole nella videorecensione, sia sull’asse orizzontale.
Dal punto di vista ergonomico non emergono differenze sostanziali: come già sottolineato, il design di entrambi i visori garantisce una presa ottimale anche con guanti invernali o durante il tiro, sia per destrimani sia per mancini. I pulsanti sono ben dimensionati e facilmente riconoscibili. Il menù è intuitivo: con una semplice pressione si accede a numerose funzionalità che normalmente si trovano in visori termici di fascia molto superiore.
Per quanto riguarda le palette, le mie preferite restano la “bianco caldo” e la “nero caldo”, ma funziona molto bene anche la palette “iron”. Ho notato che il sistema integrato di riduzione del rumore, attivabile, dà un maggior “sprint” al Blaze Seeker: che avendo un sensore più piccolo, che rende l’immagine più scura e rumorosa, l’algoritmo interviene migliorando la percezione dei dettagli. Questo conferma che non basta considerare solo dimensioni dell’obiettivo o del sensore per valutare le prestazioni reali di un visore termico; anche l’efficacia del software di elaborazione delle immagini fa la differenza.

Da un punto di vista della qualità ottica, il Blaze Trek è indubbiamente superiore: l’obiettivo da 25 mm, coadiuvato da un sensore di ultima generazione da 640 × 512 pixel, garantisce ottima maneggevolezza e consente di distinguere dettagli morfologici tra cervo e capriolo a distanze comprese tra 120 e 200 metri. Nel Blaze Seeker, queste differenze si riducono: funziona bene a distanze prossime ai 50-60 metri, permettendo comunque un riconoscimento affidabile della specie. In entrambi i casi ho “certificato” le distanze di rilevamento dichiarate dal costruttore che prevedono “l’accensione” di due, tre pixel di soggetti caldi alle massime distanze possibili.
Tra i due visori non ho una predilezione per un modello specifico: era prevedibile che il Blaze Trek fosse più performante. Ciò che mi ha impressionato pero’ è stato il Blaze Seeker: per circa €450 offre un buon livello di dettaglio fino a 80-100 metri, distanze sufficienti per la maggior parte delle attività venatorie, come la caccia di selezione al cinghiale o il conteggio degli animali. È un prodotto leggero, economico e con un eccellente rapporto prezzo/prestazioni.
In entrambi i casi le palette colori sono realmente funzionali e ho apprezzato anche la buona precisione del sistema stadia metrico. Ovviamente, per necessità di misurazioni più accurate, il Blaze Hunter rimane la scelta consigliata. Nelle stesse scene inquadrate, si nota una percezione diversa dello spazio: il sensore più piccolo inquadra un campo lineare minore, risulta meno risolvente e meno luminoso, in quanto cattura meno informazioni rispetto al Blaze Trek.

PREGI E DIFETTI
Per quanto riguarda i pregi, molti punti positivi sono comuni a entrambi i visori:
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Ottimo rapporto prezzo/prestazioni: caratteristiche tecniche elevate per la fascia di prezzo.
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Ergonomia eccellente: adatta sia a destrimani che mancini, con pulsanti ben dimensionati e utilizzabili anche con guanti invernali.
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Software performante: consente numerose regolazioni e funzioni avanzate raramente presenti in prodotti sotto i €1000, come la registrazione video.
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Impermeabilizzazione e robustezza: entrambi i modelli possono essere utilizzati in condizioni climatiche avverse.
Tra i difetti:
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Blaze Seeker: l’unico limite è la mancanza di una messa a fuoco regolabile su tutta la distanza, affidandosi alla profondità di campo della focale fissa. Questo è comprensibile in un prodotto entry-level, altrimenti il prezzo sarebbe aumentato, ho preferito di gran lunga scattare fotografie e video a meno di 500 euro.
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Blaze Trek: difficilmente si riscontrano difetti. In questa fascia di prezzo offre leggerezza, maneggevolezza e prestazioni elevate grazie al sensore da 640 × 512 pixel e all’ottica da 25 mm.
FIG.10 – In definitiva ritengo siano due prodotti contraddistinti da un ottimo rapporto prezzo-prestazioni
IN SINTESI
Grazie ad ATN, gli appassionati possono entrare nel mondo dei visori termici con un investimento minimo.
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Blaze Seeker: rappresenta l’entry-level accessibile, ideale per appassionati di outdoor, trekking, campeggio o per chi vuole monitorare aree private. Offre prestazioni validissime fino a 80-100 metri e un software ricco di funzioni.
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Blaze Trek: prodotto più performante, con sensore da 640 × 512 pixel, obiettivo da 25 mm che garantiscono una ottima qualità dell’immagine. Mantiene compattezza, leggerezza e un prezzo competitivo.
Infine, l’assistenza ATN è rinomata per la cura del cliente nel post-vendita, completando un pacchetto interessante per chi vuole entrare nel mondo della visione termica senza spendere una fortuna.

RINGRAZIAMENTI
Ringrazio Andrea Bianchi di Canicom Srl per aver fornito gli esemplari oggetto di questo test, lasciandomi libero di citare le mie impressioni personali. Vi ricordo che è possibile acquistare i visori termici ATN direttamente sul sito ufficiale del distributore italiano, visitabile al seguente link: https://www.canicomitalia.com/
Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia.
Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.