ATN BlazeHunter 635 LRF | Monocolo termico 640×512 con telemetro: Prestazioni da Pro a 2.100 €

PREMESSA

Era da molti mesi che non proponevo sul mio canale YouTube e su termicinotturni.it   recensioni di visori termici della nota azienda americana ATN. Il motivo era che avevo praticamente testato tutti gli strumenti disponibili nel loro catalogo.

Finalmente, grazie alla collaborazione di Canicom Italia, distributore italiano dei prodotti ATN, ho avuto la possibilità di recensire i nuovi modelli della serie Blaze. Oggetto di questo articolo sarà il nuovo ATN BlazeHunter 635 LRF, dotato di un sensore termico da 640 × 512 pixel, di telemetro integrato e con un intervallo di ingrandimento compreso tra 2,5x e 20x. Il prezzo attuale in offerta, suggerito da Canicom, è di 2.100 euro invece dei 2.399 euro di listino. Potete acquistarlo direttamente sul sito di Canicom al seguente link: https://www.canicomitalia.com/product/blazehunter/

Nei mesi successivi ci sarà la possibilità di recensire altri due nuovi prodotti della serie Blaze.

Vi ricordo, come sempre, che questo test si basa su prove pratiche svolte sul campo. Vi invito anche a guardare il video sul mio canale YouTube, dove potrete vedere alcune clip della fauna ripresa durante le notti di test.

LA STORIA DI ATN CORP

ATN Corp (American Technologies Network) è stata fondata nel 1995 con l’obiettivo di rivoluzionare il settore delle ottiche tecnologiche. Inizialmente, l’azienda si è concentrata sull’importazione e distribuzione di dispositivi di visione notturna, ma nel corso degli anni ha ampliato la sua attività diventando progettista e produttore di sistemi ottici avanzati  termici e Night & Day per uso civile, militare e professionale.

Nel 2018, ATN ha introdotto la sua linea di prodotti di quarta generazione, caratterizzata dal nuovo processore Obsidian 4 con doppio core, che ha migliorato significativamente le capacità di elaborazione delle immagini e le prestazioni complessive dei dispositivi. L’azienda ha continuato a innovare, sviluppando ottiche digitali intelligenti ad alta definizione per l’uso diurno e notturno, nonché sistemi di imaging termico avanzati per operazioni notturne. 

Nel 2019, ATN ha trasferito le sue operazioni a Doral, in Florida, dove ha stabilito una linea di produzione e un magazzino, consolidando la sua posizione di leader nel settore delle ottiche digitali intelligenti, della visione notturna e dell’imaging termico.

Oggi, ATN continua a essere all’avanguardia nell’innovazione tecnologica, offrendo prodotti che integrano funzionalità avanzate come registrazione video in alta definizione, streaming wireless, calcoli balistici, stabilizzazione dell’immagine e capacità di misurazione laser, rendendola una scelta preferita per cacciatori, appassionati di attività all’aperto, forze dell’ordine e agenzie governative.

MODELLI DISPONIBILI

La serie BlazeHunter è composta da ben cinque modelli: il 335, il 335 con telemetro, il 635, il 635 con telemetro e il modello più avanzato, il 650, anch’esso dotato di telemetro.

Le differenze tra i modelli più piccoli risiedono principalmente nelle dimensioni del sensore, che variano da 348 × 288 pixel fino ad arrivare ai più performanti 640 × 512 pixel. Tutti i modelli condividono una frequenza di aggiornamento di 50 Hz, un pixel pitch di 12 µm e un valore NETD inferiore a 18 mK.

Ad eccezione del 650, tutti i visori termici della serie montano un obiettivo da 35 mm. Cambiano ovviamente anche gli intervalli di ingrandimento: si va dai 4–32x del 335, ai 2,5–20x del 635, fino ai 3,5–28x del 650.

Ricordo che oggetto di questo test è il BlazeHunter 635 LRF, con intervallo di ingrandimento 2,5–20x.

FIG.1 – La scocca leggera ma robusta del monocolo termico ATN BlazeHunter 635 LRF

DOTAZIONE DI SERIE

Vi invito a visionare il video con l’ unboxing che ho pubblicato qualche giorno fa sul mio canale YouTube. Tuttavia, posso già confermarvi che la dotazione  di accessori di questo visore termico è decisamente completa.

All’interno della confezione troverete:

  • il monocolo termico

  • due batterie

  • un caricatore per la batteria

  • una custodia morbida per il trasporto

  • un cavo USB Type-C

  • un manuale utente in lingua italiana

  • un panno per la pulizia delle ottiche

  • e i tagliandi di garanzia

Particolarmente apprezzabile, a mio avviso, è la presenza nel manuale italiano di un’informativa chiara, ben evidenziata in grassetto, con il numero del servizio clienti ATN: +359 325 70 140.

Non è una cosa scontata: molte aziende preferiscono essere contattate solo tramite form online o email, e pur avendo sul sito il classico pulsante “info” o “contatti”, raramente inseriscono un numero di telefono visibile direttamente sul manuale d’uso. In questo caso, invece, ATN dimostra una particolare attenzione all’assistenza post-vendita.

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

 La prima impressione che ho avuto maneggiando il  BlazeHunter 635 LRF è stata quella di trovarmi davanti a un monocolo termico leggero ed estremamente ergonomico. Soltanto due anni fa, testando visori termici con obiettivi da 35 mm, ero abituato a strumenti decisamente più ingombranti.

Il BlazeHunter, completo di hand grip, batteria e tappo copri-obiettivo, pesa soltanto 415 grammi, è lungo circa 17 cm, e la sua conformazione consente un utilizzo rapido ed efficace sia per destrimani che per mancini. Ciò è possibile non solo grazie alla forma affusolata e ben bilanciata, ma anche alla disposizione in linea dei pulsanti nella parte superiore dello scafo ottico.

FIG.2 – Quattro soli pulsante per gestire la maggior parte delle funzioni

La struttura sembra realizzata in policarbonato ed è certificata con grado di impermeabilità IP67, in grado di resistere a temperature operative comprese tra -30°C e +50°C. L’armatura che protegge l’elettronica è arricchita da rilievi differenziati che migliorano sensibilmente la presa. In particolare, nella parte inferiore si trova una zona zigrinata, con ulteriori rilievi che fanno letteralmente “incollare” la mano allo scafo ottico.

Ottimo, come sempre, l’utilizzo dell’hand grip, che, una volta regolato alla perfezione per le dimensioni della propria mano, consente di rimanere agganciati al visore termico senza quegli impedimenti che talvolta possono arrecare le tracolle, soprattutto in situazioni osservative più dinamiche.

Come anticipato, nella parte superiore sono presenti quattro pulsanti, ciascuno con forma e spessore diversi, caratteristiche che permettono un rapido riconoscimento anche al buio. Già dalla prima sera di utilizzo, dopo pochi minuti, ero perfettamente in grado di gestire palette colore, zoom e funzione telemetro, senza difficoltà. I pulsanti sono abbastanza grandi da poter essere utilizzati anche con guanti invernali o da tiro.

Sul lato sinistro, vicino al logo “ATN 640”, è presente un coperchio impermeabilizzato che protegge la porta USB-C. Sul lato destro si trova il microfono, utile per registrare note vocali durante l’osservazione.

Sotto l’obiettivo e sotto l’oculare sono presenti quattro asole, che permettono il montaggio sia dell’hand grip, sia – volendo – della classica tracolla in neoprene. La batteria 18650 è alloggiata in un comparto ben protetto, dotato di coperchio con o-ring interno e sistema di chiusura di sicurezza per garantire l’impermeabilità.

Infine, nella parte inferiore è presente una filettatura standard per il montaggio su treppiedi fotografici.

FIG.3 – In questa immagine si vedono perfettamente le manopole per la messa a fuoco dell’obiettivo e la regolazione delle diottrie dell’oculare

Il sistema di messa a fuoco è affidato a una ghiera zigrinata di generose dimensioni, incastonata direttamente nella campana dell’obiettivo. Le sue misure – 46 mm di diametro per 18 mm di spessore – ne rendono l’utilizzo estremamente agevole. I movimenti risultano fluidi, privi di giochi o impuntamenti, e la ghiera può essere ruotata senza difficoltà anche indossando guanti invernali.

La distanza minima di messa a fuoco che ho misurato è sorprendentemente inferiore al metro, attestandosi intorno ai 90 cm. Questo significa che, nonostante il BlazeHunter sia chiaramente pensato per un uso naturalistico e venatorio, può tranquillamente essere impiegato anche in contesti indoor o industriali, dove sono richieste focalizzazioni ravvicinate.

Per passare dalla minima distanza all’infinito, è sufficiente ruotare la ghiera in senso antiorario, per un’escursione complessiva di poco inferiore ai tre quarti di giro.

Un’altra curiosa ma intelligente finezza progettuale che segnalo volentieri è la presenza di una calamita sia nell’hand grip, sia nel tappo copri-obiettivo. Il tappo, oltre a essere collegato allo scafo ottico tramite un cordino, può agganciarsi magneticamente all’hand grip, evitando così il rischio di perderlo o che possa inavvertitamente coprire l’obiettivo durante l’uso in situazioni dinamiche.

La regolazione delle diottrie è invece affidata a un’altra ghiera, anche questa rivestita in gomma e zigrinata, posizionata nei pressi del barilotto dell’oculare. Le sue dimensioni sono di circa 37 mm di diametro per 15 mm di spessore, e l’ergonomia complessiva rende facile la regolazione anche con una sola mano.

OTTICA

Il modello in prova non è dotato dell’obiettivo più grande della serie BlazeHunter — che, lo ricordo, è da 50 mm — bensì monta un obiettivo da 35 mm di diametro, realizzato in germanio. Questo, in combinazione con il sensore termico, fornisce un intervallo di ingrandimento compreso tra 2,5x e 20x.

FIG.4 – L’obiettivo da 35 mm va bene per le osservazione a media distanza. In caso contrario comprate il 650

OCULARE E DISPLAY

L’oculare presenta una lente di campo da circa 20 mm di diametro, una misura che evita nella maggior parte dei casi l’appannamento tipico delle fredde serate invernali. Inoltre, il paraluce, dalla caratteristica forma “a fetta di salame”, è stato ottimizzato con un piccolo foro che contribuisce a evitare la formazione di condensa interna.

Il campo inquadrato per questo modello è di 12,4° × 10°, con una estrazione pupillare di circa 15 mm. L’utente può selezionare tra sei palette colore, che descriverò nel dettaglio nel paragrafo dedicato.

L’immagine viene visualizzata attraverso un display OLED da 1440 × 1080 pixel   da 0,41 pollici   Pur non raggiungendo le risoluzioni dei modelli top di gamma più costosi, questo display offre immagini equilibrate, prive di affaticamento visivo, e beneficia – come vedremo – di diverse regolazioni personalizzabili, che migliorano l’esperienza di osservazione.

Il paraluce in dotazione è realizzato in gomma molto morbida, presumibilmente siliconica, completamente estraibile. La sua forma a “fetta di salame” è stata pensata per rendere piu’ confortevole la osservazione: è possibile posizionare la parte più spessa lateralmente, per proteggere l’occhio dalla luce parassita, ma anche da polvere o sabbia, in caso di osservazioni in ambienti ostili o condizioni meteo avverse.

FIG.5 – L’oculare è comodo, così come il display, non tra i piu’ grandi ma perfetto per un monocolo termico così piccolo

SENSORE

Il Blaze Hunter 635 LRF è equipaggiato con un sensore termico non raffreddato all’ossido di vanadio di ultima generazione, con risoluzione di 640 × 512 pixel, refresh rate di 50 Hz, pixel pitch di 12 μm e un valore NETD (Noise Equivalent Temperature Difference) inferiore a 18 mK. Queste caratteristiche lo rendono adatto a rilevare minime variazioni di temperatura, garantendo un’ottima qualità d’immagine anche in condizioni ambientali complesse, come nebbia o alta umidità. Il rilevamento massimo è di 2000 yd, circa 1830 metri di distanza, cio’ non signica che sarete in grado di distinguere un uomo o un cervo a quella distanza ma che alcuni pixel si attiveranno per mostrarvi un soggetto / oggetto caldo nella scena inquadrata.

 TELEMETRO LASER

Uno degli elementi più distintivi del BlazeHunter 635 LRF è la presenza di un vero telemetro laser, e non di un semplice sistema stadimetrico come accade su altri modelli della stessa fascia di prezzo.

Questo telemetro è in grado di misurare distanze fino a 1800 metri su bersagli ad alta riflettanza. L’utente può scegliere tra la modalità di misurazione singola o quella continua, a seconda delle esigenze operative.

Come potrete osservare anche nella videorecensione sul mio canale YouTube, ho effettuato diverse prove pratiche in campo reale e il BlazeHunter si è sempre dimostrato preciso e affidabile nelle misurazioni. Ovviamente, l’accuratezza è massima quando il visore è montato su treppiede o comunque su un appoggio stabile, mentre con uso a mano libera – specialmente in movimento – è normale riscontrare qualche variazione nei valori rilevati.

SOFTWARE DI GESTIONE

Il software di gestione dell’ATN BlazeHunter 635 LRF si è rivelato molto semplice e intuitivo. È disponibile in diverse lingue, tra cui ovviamente l’italiano, che è quella su cui ho condotto i miei test.

Grazie alla pressione dei pulsanti direzionali e del pulsante centrale, è possibile accedere rapidamente ai sottomenu, selezionare opzioni, confermare impostazioni e uscire con estrema facilità. Il tutto avviene in maniera fluida e veloce, senza nemmeno la necessità di leggere il manuale, soprattutto se si ha già un minimo di dimestichezza con i visori termici.

Negli ultimi anni ho avuto modo di testare numerosi dispositivi e di valutare sul campo la qualità dell’interfaccia software: ho trovato menu ben fatti, alcuni ottimi e altri davvero macchinosi. In questo caso, ATN ha fatto un ottimo lavoro, offrendo un sistema di navigazione chiaro, rapido, snello ed efficace, in grado di accompagnare l’utente anche in situazioni operative dove la reattività è fondamentale.

FIG.6 – In questa immagine si nota la porta USB-C sul lato sinistro della scocca

MEMORIA

Il ATN BlazeHunter 635 LRFè dotato di una memoria interna integrata da 32 gb. Analizzando i filmati e le immagini salvate durante il test, posso fornire alcune stime indicative:

  • una singola immagine ha un peso medio molto contenuto, in media 50-100 kb.

  • mentre un video di 90 secondi, in palette bianco e nero, occupa uno spazio relativamente contenuto, circa 25 Mb.

Sulla base di questi dati, è ragionevole stimare che la memoria interna consenta di archiviare migliaia di immagini e centinaia di brevi clip video, garantendo quindi un’ottima capacità di registrazione per sessioni anche prolungate.

 BATTERIA

Il  BlazeHunter 635 LRF utilizza una batteria ricaricabile e sostituibile tipo 18650, una scelta apprezzabile perché questa tipologia è economica, facilmente reperibile e semplice da trasportare.

La durata media dichiarata dal produttore è di circa 7 ore, presumibilmente calcolata a una temperatura ambiente di 25°C.
Durante le mie sessioni di test, tuttavia, le temperature sono state decisamente inferiori, con notti in cui il termometro è sceso fino a 8°C, nonostante fosse luglio.
In queste condizioni, sfruttando intensamente il visore e tenendo attivo anche il modulo Wi-Fi per interagire con l’app, ho ottenuto un’autonomia reale di circa 5 ore per singola carica.

Considerando che nella confezione è inclusa una seconda batteria, e che è possibile acquistarne un’altra con facilità, si può raggiungere una media operativa di 12–15 ore, più che sufficienti per coprire un’intera giornata sul campo o un weekend di osservazione notturna.

FIG.7 – Ottima la scelta di usare le classiche 18650, ce ne sono due in dotazione e si acquistano con facilità

APPLICAZIONE

Il visore termico ATN si gestisce con molta facilità tramite l’applicazione “ATN Blaze”.
Basta cercare il modulo Wi-Fi dalle impostazioni dello smartphone e, successivamente, aprire l’applicazione. A questo punto si può inserire il numero di serie del modello oppure scansionare il codice QR che si trova nella parte interna del tappo copri-obiettivo.
La password generica iniziale è la classica 12345678.

Nel giro di qualche istante l’app si sincronizzerà con il dispositivo e sarà possibile salvare fotografie, video e regolare quasi tutte le impostazioni del visore. E’ inoltre possibile collegare ben 4 devices simultaneamente per vedere in tempo reale, le immagini: 4 smartphone, tablet, televisori o Smart Tv.

 AGGIORNAMENTO FIRMWARE

Per aggiornare il firmware, come ho fatto io, è sufficiente visitare la pagina ufficiale di ATN Corp, cercare il modello Blaze Hunter, iscriversi se non lo avete già fatto e scaricare il file di aggiornamento.

Successivamente, dovrete collegare il dispositivo alla porta USB del vostro computer e copiare il file scaricato nella memoria interna del monocolo termico.
Alla riaccensione, il dispositivo vi chiederà se desiderate avviare l’aggiornamento. È necessario beneficiare di una carica della batteria pari almeno al 50% prima di procedere.

FUNZIONAMENTO RAPIDO DEL VISORE TERMICO

Come già accennato nel paragrafo dedicato al software, la rapidità di utilizzo è uno degli elementi distintivi del BlazeHunter. Anche la gestione dei pulsanti si è dimostrata intuitiva ed efficace sin dalla prima accensione.

Ecco una sintesi delle principali funzioni operative:

  • Il pulsante di accensione:

    • Premuto brevemente: attiva/disattiva la modalità standby.

    • Premuto a lungo: accende o spegne completamente il dispositivo, con countdown visibile nel display.

  • Il pulsante freccia in alto:

    • Premuto brevemente: attiva il telemetro laser.

    • Premuto a lungo:  avvia la registrazione video.

  • Il pulsante menù:

    • Consente di navigare nel menu e di cambiare le palette colore.

  • Il pulsante freccia in basso:

    • Serve per attivare lo zoom digitale.

    • Consente anche la calibrazione manuale del sensore, qualora non si volesse utilizzare quella automatica.

Infine, premendo contemporaneamente il pulsante “freccia in alto” e quello menù, si attiva la funzione rapida di cattura delle immagini, utile nei momenti in cui ogni secondo conta.

IMPOSTAZIONI PRINCIPALI

Versione testata: Blaze Hunter 635 LRF – Firmware “5.1.09.1021” 

Per un’analisi completa di tutte le impostazioni e caratteristiche disponibili sul BlazeHunter, vi invito a consultare il manuale utente in lingua italiana, molto ben realizzato e dettagliato. In questa sede, riassumo le funzionalità principali che ho testato sul campo.

Regolazioni base

È ovviamente possibile regolare la luminosità dello schermo e il contrasto dell’immagine.
Una funzione interessante è quella della brillantezza, che permette di evidenziare meglio un soggetto (es. un cervo) rispetto a uno sfondo più scuro, migliorando il rapporto figura/sfondo e la lettura termica dell’immagine.

Registrazione e gestione file

Il BlazeHunter è in grado di registrare video e scattare immagini statiche. I file possono essere esportati tramite cavo USB Type-C, incluso nella confezione.

Nota importante: per poter accedere correttamente ai contenuti salvati, è necessario collegare il cavo a dispositivo spento e riaccenderlo successivamente.
Nel menu delle impostazioni è presente l’opzione “archiviazione mobile”, che consente di accedere direttamente alle cartelle di immagini e video dalla memoria interna del dispositivo.

Funzioni disponibili

  • Non è presente la modalità Picture-in-Picture (PiP).

  • È possibile attivare l’Hot Track, ovvero un cursore che si sposta automaticamente verso il punto più caldo all’interno della scena.

  • Si può scegliere la lingua dell’interfaccia (incluso l’italiano).

  • È disponibile un sistema di correzione dei pixel difettosi.

  • Si può personalizzare il display, mostrando o nascondendo logo, barra di stato, ecc.

  • È possibile attivare/disattivare il modulo Wi-Fi.

  • La calibrazione del sensore può essere impostata sia in modalità automatica che manuale.

  • Sono disponibili due modalità scena per ottimizzare l’immagine a seconda dell’ambiente operativo.

Risparmio energetico

Tra le opzioni di gestione energetica troviamo:

  • La modalità standby, utile per ridurre i consumi nei momenti di inattività.

  • L’opzione per spegnimento automatico, configurabile dopo un certo intervallo di minuti, personalizzabile dall’utente.

FIG.8 – Ho usato spesso il BlazeHunter, di giorno, per cercare l’avifauna nella palude ma anche per verificare la resa del telemetro integrato

GESTIONE DELLE PALETTE COLORE

Una delle funzioni più importanti in un visore termico è la gestione delle palette colore, e sul BlazeHunter ho trovato un’ottima varietà, con opzioni realmente utili e funzionali. Alcune si sono rivelate insostituibili nel mio utilizzo prolungato.

Palette disponibili e consigli d’uso

  • Bianco caldo: i soggetti più caldi appaiono bianchi. È una delle palette più intuitive.

  • Rosso: i soggetti caldi si evidenziano in rosso acceso. Utile   quando serve massima distinzione.

  • Rosso ferro: gradazione che va dal giallo al rosso, dove il colore diventa più luminoso all’aumentare della temperatura.

  • Nero caldo: la mia preferita. I soggetti caldi sono neri, e più è alta la temperatura, più il nero è intenso. Offre un ottimo contrasto, specialmente in notturna.

  • Seppia: molto confortevole per la vista, evita l’effetto abbagliamento. Gli oggetti caldi appaiono in toni di marrone seppia.

  • Caldo: simile alla seppia, mantiene buone prestazioni in ambienti bui.

  • Verde caldo: molto utile di giorno o in situazioni di luminosità residua, poiché l’occhio umano percepisce più dettagli in verde, migliorando il contrasto visivo.

Nota: l’occhio umano ha minore sensibilità al rosso, per cui l’utilizzo di palette rosse o seppia riduce l’abbagliamento e l’affaticamento visivo. In ambienti molto scuri o durante lunghi periodi di osservazione, queste palette possono fare la differenza.

IMPRESSIONI PRATICHE SUL CAMPO

Quando ho aperto la confezione del monocolo termico  ATN BlazeHunter 635 LRF,  , la prima impressione è stata quella di avere tra le mani un visore con obiettivo da 25 mm, tanto è compatto. In realtà si tratta di uno strumento con obiettivo da 35 mm, estremamente ergonomico, che mi ha fatto sentire subito a mio agio fin dalla prima sera d’utilizzo — sia dal punto di vista dell’impugnatura, sia per quanto riguarda la gestione dei pulsanti e del menù interno.

Come mia abitudine (anche se non è un consiglio che do a tutti), ho testato il dispositivo senza leggere il manuale per valutare l’intuitività generale. Devo dire che ATN ha realizzato uno dei visori termici più semplici da gestire, anche per chi ha poca dimestichezza con strumenti elettronici.

FIG.9 – 415 grammi facili da trasportare

Dal punto di vista delle prestazioni, la resa termica a distanza è ottima. Il telemetro si è rivelato molto funzionale e ho apprezzato la chiarezza con cui ATN distingue le performance tra bersagli ad alta e bassa riflettanza — un dettaglio spesso trascurato, ma fondamentale. Nei miei test, lo scarto massimo è stato di circa un metro, e la precisione è sempre stata ottima, soprattutto utilizzando treppiedi, appoggi su jeep o altane. Gli errori si sono verificati solo quando usavo il dispositivo a mano libera, per via delle inevitabili vibrazioni.

La modalità telemetrica continua funziona perfettamente ed è utilissima, ad esempio, per stimare in tempo reale la distanza tra più soggetti. In un’occasione, ho rilevato con facilità le distanze tra caprioli allineati e altri sparsi nel campo visivo, in modo rapido e intuitivo.  Il modello con obiettivo da 50 mm avrebbe ovviamente un dettaglio più elevato, ma questo 35 mm rappresenta un ottimo compromesso tra prestazioni, consumi energetici e compattezza, perfetto per l’utilizzo a media-lunga distanza. A 150-250 metri è stato facile distinguere le differenze morfologiche tra una cerva e un capriolo, e sono riuscito a osservare lepri a oltre 200 metri senza alcuna difficoltà.

Lo zoom digitale mostra un po’ di pixelizzazione agli ingrandimenti estremi, ma è contenuta e raramente fastidiosa. Ho usato spesso ingrandimenti medi senza percepire grosse perdite di qualità.

Il sistema di auto-tracking è rapidissimo. L’ho testato volutamente in panning laterale, “spazzolando” visivamente il bosco tra caprioli e cervi: il sistema inseguiva sempre con prontezza il soggetto più caldo, dimostrando un algoritmo reattivo e preciso.

FIG.10 – Il monocolo termico ATB BlazeHunter sul campo

Il display non è tra i migliori oggi sul mercato, ma è una scelta comprensibile: probabilmente mirata a contenere il prezzo e i consumi energetici. Ciò non toglie che il sensore termico sia di ottima qualità, con un eccellente rapporto segnale/rumore e una buona definizione, coerente con le caratteristiche di un obiettivo da 35 mm.

Le palette colore sono ben studiate. Ho preferito la scala nera e quella verde per aumentare il contrasto in condizioni difficili, mentre ho optato per la seppia e le tonalità rosse nelle osservazioni notturne prolungate, per affaticare meno la vista e mantenere una buona adattabilità visiva.

A parte l’assenza del Picture-in-Picture, il Blaze Hunter offre quasi tutte le funzionalità presenti su dispositivi molto più costosi. In sintesi, si conferma come un termico compatto, prestazionale ed estremamente facile da usare.

Anche nell’utilizzo al poligono ho apprezzato la precisione del telemetro, risultato molto funzionale. L’unica assenza rilevante è quella della compensazione dell’angolo di sito, che avrebbe evitato un paio di passaggi aggiuntivi durante i tiri da posizioni differenti.

Il valore NETD, ottimale, mi ha permesso di osservare i bersagli anche di giorno con grande tranquillità. Ottima, ad esempio, la visione di un piccolo gong da 15 cm posizionato a 312 metri di distanza, in mezzo alle rocce e praticamente circondato da materiale molto caldo.

Senza conoscerne preventivamente la posizione, sono riuscito a individuarlo, a misurarne la distanza con il telemetro e, grazie all’inclinometro montato sulla canna della carabina, mi è bastato eseguire due rapidi calcoli per compensare correttamente il tiro.

Non si tratta di una funzione essenziale per chi pratica tiro sportivo, ma di certo anche in pieno giorno il visore è in grado di individuare facilmente la fauna semi-nascosta tra i cespugli e di effettuare misurazioni accurate, nei limiti delle sue caratteristiche tecniche.

FIG.11 – 640×512 px con obiettivo da 35 mostrano anche le piastre balistiche in pieno sole incastonate tra le rocce

PREGI E DIFETTI

PREGI

  • Ottimo rapporto qualità/prezzo, specialmente in considerazione delle caratteristiche tecniche offerte.

  • Design compatto, leggero e robusto: solo 415 grammi con batteria e hand grip montati.

  • Ergonomia al top: perfettamente utilizzabile sia da destrimani che da mancini.

  • Pulsanti ben disposti, differenziati al tatto e facilmente utilizzabili anche con guanti invernali o da tiro.

  • Presenza di palette colore multiple molto efficaci, utili in varie condizioni di osservazione.

  • Ottima precisione del telemetro, anche in modalità continua e su soggetti a diversa riflettanza.

  • Buona capacità di discernimento dei dettagli, anche su distanze medio-lunghe (fino a 250 m).

  • Sistema di hot tracking reattivo e gestione zoom digitale fluida e immediata.

DIFETTI (marginali)

  • Assenza della modalità Picture-in-Picture: alcuni utenti esperti potrebbero sentirne la mancanza, ma lo zoom digitale compensa egregiamente  con rapidità e precisione.

  • Autonomia dichiarata non pienamente raggiunta: durante i test non ho mai superato le 5 ore di utilizzo effettivo con una singola batteria, contro le circa 7 ore attese. (Va detto che le condizioni d’uso erano intense e svolte anche con temperature rigide.)

Tuttavia, questo non rappresenta un reale problema: nella confezione sono già incluse due batterie 18650, e nulla vieta di acquistarne altre in vista di escursioni particolarmente lunghe.

FIG.12 – Ottimo rapporto prezzo prestazioni e combo sensore-obiettivo per le osservazione a media distanza piu’ classiche

IN SINTESI

Era da molto tempo che non testavo un prodotto ATN, e altrettanto tempo era passato dall’ultima volta in cui ATN presentava  dei visori termici che potessero definirsi davvero concorrenziali, in questo ormai mare magnum di strumenti per la visione termica.

Il BlazeHunter 635 LRF si distingue per un ottimo rapporto prestazioni/prezzo, un’intuitività d’uso eccellente e un telemetro integrato molto preciso.

Il diametro dell’obiettivo da 35 mm, abbinato a un sensore termico  VoX di ultima generazione da 640×512 pixel (oggi considerato “media risoluzione”, vista la recente comparsa di sensori da 1920×1080), sarà in grado di soddisfare la maggior parte degli utenti, sia naturalisti che operatori nell’ambito venatorio o professionale.

Inoltre, è importante sottolineare che questo modello ha un prezzo inferiore di circa il 40% rispetto a quello che si sarebbe dovuto investire soltanto un paio di anni fa per acquistare un visore termico da 35 mm con sensore di pari risoluzione.

In definitiva, si tratta di un prodotto che mi sento senz’altro di consigliare

PREZZI

Il prezzo suggerito per il mese di luglio da Canicom Italia per il modello BlazeHunter 635 LRF è di 2.100 euro, in offerta rispetto al prezzo di listino di 2.399 euro.

 RINGRAZIAMENTI

Ringrazio Roberto Dal Porto e Andrea Bianchi di Canicom Italia per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test e per avermi lasciato piena libertà nel riportare, come sempre, le mie impressioni pratiche sul campo.

 DISCLAIMER

“Termicienotturni.it” è un progetto editoriale indipendente curato da Piergiovanni Salimbeni – Giornalista Indipendente.
I prodotti testati non sono in vendita, vengono restituiti dopo la visione, e non percepisco alcuna percentuale sull’eventuale vendita dei modelli recensiti.
Il visore termico è stato inviato in visione da Canicom Italia, che mi ha lasciato piena libertà nel riportare le mie impressioni, come è doveroso per ogni giornalista.

Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it  dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.