Recensione del visore notturno digitale Bushnell Equinox Z

visore notturno digitale Bushnell Equinox Z
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I boschi, di notte, sono più popolati di quanto si possa immaginare. Per fortuna esistono varie soluzioni per osservare nell’oscurità.

  • Le torce da 700 a 1000 lumens. Questi accessori sono adatti per farsi strada fra i sentieri ma risultano troppo invasive per chiunque voglia, ad esempio, osservare animali o rapaci notturni.
  • I visori notturni. Sono lo strumento per eccellenza, tuttavia, per ottenere delle buone prestazioni è spesso necessario spendere delle cifre esorbitanti.
  • I visori termici, ancor più performanti, mostrano la sagoma dei soggetti anche dietro a grossi rami o cespugli ma il prezzo di acquisto è ancor più alto, rispetto a quello di un visore notturno.

Da qualche anno, però, hanno iniziato a comparire sul mercato dei visori  contraddistinti da un buon rapporto prezzo-prestazioni che sono dotati di sensori digitali ad alta sensibilità.
Oggetto di questa prova sarà il Top di Gamma di casa Bushnell: l’Equinox Z 6×50 che è stato fornito gentile da Felice de Simone, manager di Bushnell Italia 

Un bel primo piano sul visore digitale Bushnell Equinox Z

Caratteristiche tecniche.
Questo visore monoculare  misura 21 cm x 8 cm che  si trasformano in quattordici centimetri agganciando  la torcia IR opzionale (poi vedremo perché è utile acquistarla).

Il peso che ho appurato con una bilancia elettronica è pari a 780 grammi.  Ho voluto lasciare all’interno le batterie e il tappo copri – ottica, tutto sommato  è un peso simile a quello di un binocolo da 42 mm di diametro.

Il Bushnell Equinox Z 6×50 è totalmente protetto con una gommatura nera in grado di resistere non solo agli urti ma anche alle intemperie.

I bordi di questa copertura sono dotati d’innumerevoli solchi che consentono una buona presa. Il tappo è fissato allo scafo con un laccetto che evita la perdita accidentale. Sul retro dello scafo è  disponibile la  filettatura per il collegamento alle piastre fotografiche, nella stessa zona si può riconoscere , oltre al logo aziendale,  anche l’indirizzo del sito ufficiale www.bushnell.com e la sigla “made in China”, numero di serie compreso.

Nella parte laterale destra è situato il vero e proprio ponte di comando: troviamo, infatti, quattro pulsanti per utilizzare le varie funzioni fornite da questo visore.

  • Tasto “REC”: si attiva la ripresa video o lo scatto di fotografie.
  • Tasto “IR”: consente di scegliere fra quattro opzioni, ( visione a colori per l’uso diurno, IR 1, IR2 e IR 3).
  • Tasto “LUCE“: consente di regolare l’intensità del display in base alle proprie esigenze.
  • Tasti “ZOOM”: attivano l’ingrandimento variabile digitale.
  • Tasto “ACCENSIONE”: l’accensione avviene in circa tre secondi, qualora non ci si ricordasse di disattivare l’apparecchio elettronico, è prevista una funzione di auto-spegnimento, dopo circa dieci minuti di non utilizzo.
I pulsanti sono abbastanza grandi per essere utilizzati anche con i guanti invernali

Sotto il ponte di comando troviamo l’illuminatore IR integrato e il vano delle batterie impermeabile, dove hanno sede quattro pile da 1.5 V.

Il sistema di messa a fuoco avviene ruotando l’obiettivo dal generoso diametro; purtroppo il paraluce dell’oculare non è  facilmente pieghevole e neppure estraibile. Per questo motivo i portatori di occhiali saranno costretti a premere con forza per farlo piegare e in ogni caso non saranno in grado di sfruttare tutto il campo fornito.

Da un punto di vista ottico, il Bushnell Equinox Z  6×50 è dotato di un obiettivo acromatico da 50 mm che fornisce sei ingrandimenti ottici. E’,inoltre, in grado di sviluppare un ingrandimento digitale compreso fra 1X e 3X, per tale motivo il suo range di ingrandimento si estende fra i 6.6X e i 18X

L’ottica è dotata di un trattamento multi-strato (anche l’oculare) mentre il sensore CMOS- di cui i costruttori sono stati parchi nella descrizione dei dati tecnici- è in grado di fornire una distanza di visione pari a quasi a 300 metri con l’IR in dotazione attivato e di consentire la percezione dei dettagli con un campo di 20.5 gradi.  L’illuminatore IR copre una distanza di circa 180 metri.

L’obiettivo da 50 mm di diametro è ottimizzato con un trattamento multi-strato antiriflesso.

Ma come si percepiscono gli oggetti? Non essendo uno strumento  ottico saremo costretti a osservare in un piccolo schermo LCD integrato che, oltre a mostrare le varie funzioni, consente anche di percepire i soggetti situati a una discreta distanza.  Pubblico ad esempio questo video per mostrare le sue capacità … notturne. E’ chiaro che è possibile utilizzarlo anche di giorno poiché il sensore CMOS e la scheda elettronica si regoleranno  di conseguenza.

La ciliegina sulla torta, fattore che me l’ha fatto prediligere rispetto ad altri concorrenti, è la possibilità di riprendere e ottenere dei video con audio. La risoluzione non è altissima, soltanto 640 px x 480 px, ma essa è più che sufficiente per monitorare la fauna selvatica e riconoscere gli esemplari. Un altro lato positivo è che, sempre con la medesima risoluzione è possibile fotografare e riprendere video non solo di notte ma a colori (anche zoomando)  nell’uso diurno. Mi pare uno strumento decisamente polivalente!

L’archiviazione è affidata a una scheda micro SD (accetta schede sino a 32 GB); inoltre, grazie alla porta USB presente, è possibile scaricare i files direttamente sul proprio computer.

Il tutto fornito ad un prezzo medio pari a  cinquecento euro.

Il piccolo pannello con l’uscita TV , l’alloggiamento della scheda SD, il cavetto USB e la scelta “fotografia” o “video”.

Il Bushnell Equinox Z  è l’affare del secolo?
Se affermassi di sì, sarei poco coerente e sicuramente non imparziale.

Esistono ovviamente dei lati negativi: in primis la durata delle batterie non è eterna, ho calcolato un funzionamento medio pari a quattro ore che potrebbe diminuire rapidamente qualora si utilizzasse l’Equinox Z con temperature sotto lo zero.

Fortunatamente è possibile fare uso di pile ricaricabili. Io ho scelto le Energizer da 2500 maH e non ho notato prestazioni molto differenti rispetto alle normali batterie “usa e getta”.

Un’altro lato negativo è data dal LCD che per chi è abituato ad utilizzare strumenti prettamente ottici, potrebbe dare maggior affaticamento visivo. Fortunatamente è possibile regolarne la luminosità.

L’illuminatore opzionale.
 L’illuminatore  opzionale si aggancia con estrema rapidità è dotato di tre regolazioni di intensità ed è possibile allargare o restringere il fascio IR ruotando la parte posteriore. E’ alimentato da due batterie e si trova a partire da  120 euro.

La differenza di prestazioni è visibile, ho calcolato che è in grado di aumentare il range di rilevamento dei soggetti per altri 60-80 metri. 

L’Equinox Z con installato l’illuminatore opzionale

Nell’uso pratico con questo setup sono stato  in grado di riconoscere  alcuni esemplari di caprioli a 350 metri di distanza in una modalità che solo un visore notturno con intensificatore di seconda generazione  mi avrebbe garantito. Ricordo, ovviamente, ai lettori che un visore di seconda generazione di alta qualità riesce  ad arrivare anche a distanze prossime ai  600 metri.

Certo, l’immagine è quella percepibile in  un display elettronico LCD, tuttavia su queste fasce di prezzo, onestamente non penso si riesca a trovare di meglio.

Il vano che ospita quattro batterie da 1.5 V

In sintesi.
Il Bushnell Equinox Z è un visore digitale performante in proporzione al  prezzo di acquisto, consente di riprendere i  video – con audio-  scattare fotografie ed è fornito a un prezzo di vendita equo.

Pregi: rapporto prezzo/ prestazioni, costruzione, uscita tv e  memorizzazione con scheda MicroSD o direttamente su PC tramite cavo.

Difetti: Illuminatore IR di serie non molto potente, il coperchio dell’illuminatore esterno si è rotto due volte e sempre durante il cambio delle batterie. Non penso si tratti di una casualità, molto probabilmente andrebbe perfezionato.

L’illuminatore IR opzionale che aumenta le prestazioni del Bushnell Equinox Z

Che cosa cambierei?
In linea di massima nulla, sarei pero’ curioso di vedere cosa potrebbe un obiettivo da almeno 65 mm coadiuvato da  un sensore CMOS  dotato di una  risoluzione maggiore. Sarebbe  ovviamente necessario spendere qualche centinaio di euro in più’ ma le riprese ottenute sarebbero decisamente più’ suggestive.
Ringraziamenti.
Ringrazio Felice de Simone di Bushnell Europe di aver fornito l’esemplare oggetto del test e per avermi consentito di esprimere le mie opinioni senza alcuna restrizione.

Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it  dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.