E’ meglio un visore monoculare o un binocolo termico? Tre mesi con l’ATN BINO-X 4T

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PREMESSA

Buon giorno a tutti da Piergiovanni Salimbeni e benvenuti nel mio canale dedicato al mondo degli strumenti ottici e digitali. Negli ultimi mesi la domanda che mi viene posta più spesso dagli appassionati riguarda la visione binoculare e se sia utile acquistare un visore termico monoculare o investire nell’acquisto di un binocolo termico. Come sempre, entrambe le scelte sono foriere di pregi e difetti. Vorrei quindi darvi la mia opinione dopo aver testato nel corso degli anni alcuni binocoli termici. L’ultimo arrivato, grazie alla collaborazione di Canicom SRL, è il binocolo termico   BINO-X 4T 640×480 – 2.5-25x – 50mm che ho potuto comparare con alcuni visori termici monoculari nel corso di tre mesi. Il   prezzo di listino è di € 5959.00€ ma attualmente in vista del Natale è in offerta a 3999.00 euro.

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UNA BREVE DESCRIZIONE DELL’ ATN BINO-X 4T 640×480 – 2.5-25x – 50mm 

Prima di citare la mia esperienza, vi presenterò, rapidamente le caratteristiche di questo binocolo termico. Vi posso consigliare, innanzitutto, di leggere la recensione del modello 4,5-18x 50mm (384×288px). Come presagibile dalla sigla, il modello che state guardando possiede lo stesso obiettivo da 50 mm ma dispone di un intervallo di ingrandimento maggiore oltre che di un sensore più grande, ossia 640×480 pixel. Pesa circa 1100 grammi distribuiti su 240x128x67 mm.  Beneficia di una estrazione pupillare, compresa tra 10 e 30 mm e di un campo visivo di 12.5° x 9.7°. Scatta fotografie e riprende video. Possiede un laser integrato che misura le distanze sino a 1000 metri, e consente l’interscambio di dati con i cannocchiali ATN per il calcolatore balistico.

Fig.1 – Un primo piano sulla zona frontale dell’ATN Bino-X, a sinistra è visibile l’ottica, a destra l’illuminatore IR e il sistema LRF

Grazie al microfono integrato, inoltre, può registrare anche l’audio, mentre la memoria è affidata alle schede Micro SD esterne con una capacità di archiviazione compresa tra i 4 Gb e i 64 Gb. Possiede una batteria integrata agli ioni di litio che garantisce una autonomia dichiarata di sedici ore. Si può gestire con un APP che è compatibile sia con IOS che ANDROID. La sua frequenza di aggiornamento è di ben 60 Hz è il cuore del sistema è affidato a un sensore da 640×480 pixel. Oltre a ciò, nel tubo ottico di sinistra è stato inserito un illuminatore IR850 per assistere i cannocchiali da puntamento notturni. Il sistema di regolazione della messa a fuoco si attua rapidamente attraverso una ghiera che compone il tubo ottico di destra.

Quando cessai le collaborazioni con le riviste di astronomia nel lontano 2005 coniai la parola Binomania per descrivere il sito web che affianca www.termicienotturni.it. Del resto con quel termine volevo evidenziare la mia passione per la osservazione binoculare. Vediamo insieme, quindi, i suoi pregi e anche qualche difetto.

Fig.2 – La caratteristica forma dell’ATN BINO-X

I PREGI DI UN BINOCOLO TERMICO

Naturalezza

È indubbio che osservare di notte con un occhio solo sia senz’altro più affaticante che osservare con due. Certamente è più fattibile tenere l’altro occhio aperto di notte, ma spesso è una manovra un po’ difficile per molti appassionati nelle ore diurne e crepuscolari. Noi siamo programmati per osservare con due occhi, è ovvi quindi che anche di notte ci troveremo più a nostro agio con la visione binoculare.

 

Minor affaticamento visivo

Osservare con un binocolo termico comporta non solo una maggior naturalezza ma anche un minor affaticamento visivo perché entrambi gli occhi sono impegnati a ricevere le informazioni che saranno poi fuse in un’unica immagine dal nostro cervello. Del resto, tenere per molto tempo un occhio chiuso e osservare con l’altro, genera delle tensioni muscolari che nell’uso protratto provocano un affaticamento fisiologico che è molto soggettivo. Ho avuto modo di apprezzare le potenzialità dell’ ATN Bino-X durante il bramito del cervo e in alcuni censimenti di ungulati e in effetti, alla fine di ogni sessione osservativa ero decisamente più rilassato rispetto a quando utilizzo un semplice visore monoculare.

 

Fig.3 – Un binocolo termico presenta più pregi che difetti

Maggiore percezione dei dettagli

Se con uno strumento digitale termico non si può parlare di maggior rappresentazione dei colori, con un occhio è senz’altro fattibile beneficiare di una ipotetica tridimensionalità anche se a causa della visione termica, essa appare più piatta rispetto a una comune visione concessa da uno strumento ottico. C’è anche da ricordare che il nostro sistema occhi-cervello è ottimizzato proprio per ricevere informazioni da due occhi, fonderle e ottenere una immagine più particolareggiata. La stessa cosa accade osservando con due occhi nei display dell’ATN Bino-X .Il nostro cervello anche nel caso di scene a basso contrasto fa una somma dei “fotogrammi” ricevuti dai nostri occhi e li elabora per omettere i dettagli meno comprensibili, incentivando anche il contrasto e  la nitidezza.

Inoltre, qualora uno dei vostri avesse maggiori problemi visivi, ad esempio l’astigmatismo, l’utilizzo di entrambi  ridurrà questo problema, piu’ evidente nella visione monoculare.

Impressione di osservare a maggior ingrandimenti

Rispetto alla visione monoculare, osservare con due occhi, illude l’osservatore di sfruttare ingrandimenti superiori a quelli realmente utilizzati. Ho effettuato, ad esempio, alcune prove tra il Bino-X e l’ATN OTS e a parità di ingrandimento, nel binocolo, pareva di percepire più informazioni, come se si stesse osservando a un ingrandimento maggiore.

Fig.4 – Il sottoscritto durante le riprese video della recensione, ovviamente ho sfruttato l’ATN BINO-X sempre dopo il crepuscolo

Riduzione del rumore termico e dei difetti visivi

Un altro pregio è che la visione con due occhi, talvolta è in grado di ridurre la presenza del rumore termico, perché come vi ho anticipato, il cervello sfrutta le due immagini per migliorare la visione.  Tale caratteristica, però, ritengo sia molto soggettiva.

 

DIFETTI DI UN BINOCOLO TERMICO

Prezzo di acquisto (mediamente più’ alto)

 

Per costruire un binocolo termico sono necessari maggiori componenti, pensate, ad esempio, a due display degli oculari, per questo motivo di solito a parità di sensore e obiettivo un binocolo (formato da un obiettivo e due oculari costa sempre piu’ di un visore monoculare termico.

Fig.5 – Per le mere osservazioni notturne e crepuscolari un visore binoculare è meno affaticante di un visore monoculare

Necessità di tenere allineati gli occhi in asse con entrambi gli oculari del binocolo

Se si osserva da un appostamento stretto o quando non c’è molta possibilità di ruotare la testa e più facile inquadrare un soggetto laterale con un monocolo, piuttosto che cercare di tenere in asse entrambi gli occhi.

 

Peso e ingombro

Inoltre, un binocolo termico è sempre piu’ ingombrante (anche se talvolta non è molto piu’ pesante) rispetto a un visore termico monoculare

Fig.6 – La zona “pulsanti” dell’ATN BINO-X 4T

 

Difficoltà nell’adattamento al buio

 

Alcuni appassionati, inoltre, si lamentano che utilizzando un visore binoculare termico per scandagliare la zona, non sono più in grado di vedere perfettamente, perché entrambi gli occhi hanno le pupille molto ristrette a causa della luce del display che le fa chiudere come un classico diaframma fotografico, oppure non sono in grado di mirare o osservare attraverso il cannocchiale da puntamento. In realtà, spesso il problema non si pone perché chi usa l’occhio guida per mirare, lo usa anche per scandagliare con un visore monoculare.

 

Come rimediare?

ATN ha risolto quasi totalmente questo problema fornendo un colore paletta completamente rosso. Come sapete, il nostro occhio è più  sensibile al verde e meno al rosso, Fate un piccolo esperimento: ambientate la vostra vista al buio, dopo provate ad accendere una torcia ed illuminare leggermente il viso, osservate nuovamente il panorama di fronte a voi, quando sarete nuovamente ambientati al buio, mettete un pezzo di stoffa rossa o un filtro o usate una torcia rossa e ripetete l’esperimento, vedrete che con la luce rossa i vostri occhi manterranno una ottima dilatazione pupillare.

Fig.7 – La qualità dell’ATN BINO-X 4 T consente di osservare anche di giorno. Siamo riusciti a osservare delle cince sulle betulle a circa 40 metri di distanza

Quindi, in parte, potete ovviare a questo problema analizzando le palette colore del binocolo termico che vorrete comprare e la qualità del suo display, scegliere la rossa se disponibile come nell’ATN Bino-X 4T e ovviamente regolare la luminosità del display.

Alcune persone dotate di una distanza interpupillare un po’ piccola, potrebbero avere problemi di confort con alcuni binocoli termici. La regolazione della distanza interpupillare dell’ATN Bino-X 4T, ad esempio, a 66mm di distanza interpupillare concede ancora uno spazio tra gli oculari di circa 24 mm, quindi in questo caso è un binocolo molto adatto anche ai piu’ giovani o a chi ha un viso piccolo.

IN SINTESI

Come avete visto, quindi, i pregi della visione binoculare superano di gran lunga i difetti, Il consiglio che vi posso dare è che se siete abituati a lunghe osservazioni notturne senza la necessità di ambientare rapidamente la vista, il binocolo termico è senz’altro lo strumento che fa per voi, considerando anche che con le giuste regolazioni potreste anche velocizzare le tempistiche riguardanti la dilatazione delle vostre pupille,

 

PREZZI

Vi ripeto i prezzi dell’ATN Bino-X 4T visto che sono attualmente in offerta
BINO-X 4T 640×480 – 2.5-25x – 50mm 3999.00 al posto di € 5959.00€

BINO-X 4T – 384×288 – 4.5-18X – 50mm € 2999.00 al posto di € 4399.00

 

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio Andrea Bianchi di Canicom per avermi concesso di utilizzare questo binocolo termico per molte settimane.

Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it  dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.