Recensione del visore termico da osservazione InfiRay® EYE E3 MAX

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PREMESSA

Il nuovo visore termico InfiRay® EYE E3 MAX ripropone alcune caratteristiche della serie 2 che già ne avevano decretato il successo, beneficiando, inoltre, di alcune innovazioni molto interessanti. Io avuto il piacere di testarlo sul campo durante il mese di novembre, grazie alla collaborazione di Scubla Srl. Costa €2,569.90 IVA INCLUSA e beneficia di due anni di garanzia.

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STORIA

InfiRay® è un’azienda di sviluppo e produzione cinese nel settore dell’imaging termico e degli infrarossi. I loro prodotti sono ideati, sviluppati e costruiti all’interno dell’azienda.
Si occupa principalmente della creazione di rilevatori a infrarossi, moduli per termocamere, sensori e chip per la elaborazione delle immagini.
È composta da oltre 1200 dipendenti, dei quali, oltre 500 impiegati nel settore “ricerca e sviluppo”. Negli ultimi anni, hanno visto la luce 662 progetti relativi a IC, sensori MEMS, algoritmi di elaborazione delle immagini e altro ancora.
I prodotti InfiRay® sono attualmente venduti in ben 89 nazioni.

Fig.1 – La dotazione di serie è decisamente completa

 

CARATTERISTICHE TECNICHE

Modello InfiRay® Eye E3MAX
Obiettivo frontale (mm) 35
Apertura focale N.D.
Ingrandimento nativo 3,5x
Zoom digitale 1x-4x
Campo di vista lineare (°) 7.5×5.7
Pixel Pitch 12 micrometri
Sensore (px) 384×288
NETD <25Mk
Display (px) OLED 1440×1080
Batteria Ricaricabile agli ioni di litio 4.2Ah 36V durata circa 8 ore a 22°
Wi-Fi
Registrazione video e foto
Registrazione suono
Memoria integrata da 32 Gb
Percezione dettaglio termico sino a 1800 metri
Impermeabilizzazione Sì, IP67
Temperatura di esercizio (°)  da – 20 sino a + 50
Dimensioni (mm) 180×54
Peso dichiarato (g) <500
Prezzo (SCUBLA SLR – NOVEMBRE 2022) (Euro) €2,569.90 IVA INCLUSA
DISTRIBUTORE UFFICIALE PER L’ITALIA https://scubla.it/


DOTAZIONE DI SERIE

Il visore termico è venduto all’interno di una scatola di cartone che custodisce: una ottima borsa rigida in cordura impermeabile e anti-graffio, la tracolla per il trasporto, il cavo con attacco magnetico per la ricarica, un trasformatore con tre spine per l’utilizzo in varie nazioni e una guida rapida scritta in inglese, tedesco e russo. Non manca l’utile panno per la pulizia delle ottiche.

 

 

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

Il visore termico InfiRay® EYE  E3 MAX mostra una classica linea che concede un utilizzo confortevole sia ai destrimani sia ai mancini.

I componenti elettronici sono protetti da un robusto scafo che è stato ottimizzato con zone zigrinate per migliorare la presa. La mia bilancia elettronica ha stimato un peso di 474 grammi che è distribuito su circa diciassette centimetri di lunghezza. È impermeabilizzato, di grado IP67, quindi può resistere a una caduta accidentale in acqua per trenta minuti sino a un metro di profondità.

Rispetto alla maggior parte della concorrenza, propone una “zona pulsanti”, decisamente snella. È possibile utilizzare, infatti, la maggior parte delle funzioni attraverso un pulsante e la rotella. Del resto, non è presente il pulsante accensione spegnimento perché il software permette lo spegnimento del sistema coprendo l’obiettivo con il tappo in dotazione. Ritengo che questa sia una caratteristica molto apprezzata nell’utilizzo pratico sul campo.

Fig.2 – In questa immagine è visibile la porta C magnetica per una rapida ricarica della batteria integrata

Sul lato sinistro, inoltre, è stata inserita una porta magnetica di tipo C che consente una ricarica molto rapida. Nella stessa zona è visibile un LED che attesta lo stato della alimentazione (colore verde quando la ricarica supera il 20%, colore rosso quando è scarico, e icona “fulmine” quando è collegato al trasformatore.

Per quanto riguarda la ghiera di regolazione della messa a fuoco, l’ho trovata grande a sufficienza per essere utilizzata anche con i guanti invernali. Il movimento è fluido e preciso. Anche in questo caso ho apprezzato il sistema di regolazione a collare del display che è molto piu’ funzionale della piccola rotella laterale che si trova su molti prodotti della concorrenza. La sua forma moderna e particolare sembra fatta apposta per inserire i polpastrelli al suo interno, favorendo la precisione della regolazione.

Fig.3 – Ampia, precisa e zigrinata si è rilevata la ghiera per la messa a fuoco

 

OTTICA

L’obiettivo del nuovo visore termico InfiRay® EYE  E3 MAX ha diametro di 35 mm, l’apertura focale non è dichiarata, presumo sia composto di germanio e aperto almeno a F/1.2. 

Fig.4 – un primo piano sull’obiettivo da 35 mm di diametro

OCULARE

L’oculare proietta l’immagine di un display di alta qualità. Si tratta, infatti, di un OLED con una risoluzione di ben1440x1080 pixel.  Beneficia di una estrazione pupillare di 20 mm e di una pupilla di uscita di 5.5 mm. È concesso l’utilizzo confortevole anche ai portatori di occhiali. Per migliorare il confort osservativo soggettivo anche durante l’utilizzo protratto, la sua luminosità è facilmente regolabile. Come anticipato, è presente una ghiera per la regolazione delle diottrie che ha un intervallo di compensazione di +-5.

Fig.5 – L’oculare mostra il display che fornisce una ottima risoluzione in questa fascia di prezzo

SENSORE

È stato utilizzato un sensore da 384×288 pixel con una frequenza di aggiornamento dei fotogrammi di 50hz, un pixel pitch di 12μm e un valore NETD inferiore a 25 mK. Inquadra un campo di vista compreso tra 7.5°x5.7°. L’ingrandimento nativo ottico è di ben 5X ed è possibile sfruttare un intervallo di ingrandimento digitale 1-4X (con step di 0.5x) che regala un ingrandimento massimo pari a 20X.  Il raggio di rilevamento dichiarato è di 1800 metri.

 

 

SOFTWARE DI GESTIONE

Il nuovo visore termico InfiRay® EYE E3 MAX beneficia della tecnologia definita “Ultra-Clear” che è stata specificatamente progettata per migliorare l’esperienza visiva anche durante le condizioni metereologiche avverse come foschia, pioggia, neve. In effetti, nell’utilizzo pratico, ho avuto la possibilità di utilizzarlo durante alcune serate contraddistinte da nebbia e pioggia e posso confermarne l’efficacia. Oltretutto, questa funzione è impostata di default ma quando si attiva prevede anche una auto calibrazione automatica. Sono, inoltre, presenti anche quattro modalità scena: ” foresta, pianura, focus e città “che velocizzano l’utilizzo, evitando all’utente di impostare, di volta in volta, il contrasto, la luminosità e altre funzioni utili. È ottimizzato, inoltre, con quattro palette: bianco caldo, nero caldo, rosso caldo e arcobaleno. Esiste anche la possibilità di sfruttare l’ingrandimento della immagine (sistema Picture in Picture o P.i.P). La calibrazione si può impostare automatica o manualmente.  Non avevo mai visto su altri visori termici la funzione “immagine calda”, “immagine fredda”. Con quella calda gli utenti possono ottenere immagine meno affaticanti per facilitare la visione prolungata, con la tonalità fredda, invece, si percepiscono maggiormente i dettagli e gli obiettivi inquadrati.

È anche disponibile una bussola che si calibra facilmente con il classico sistema a rotazione su tre assi, che ho già utilizzato con molte applicazioni o planetari per smartphone. Confermo, inoltre, che durante le settimane di utilizzo sul campo, il software si è dimostrato stabile e non è mai stato necessario resettarlo.

Fig.6- Questo visore termico è robusto, leggero e molto ergonomico

APP PER SMARTPHONE

È possibile utilizzare questo visore termico attraverso un’applicazione disponibile per smartphone dotati di sistema IOS o ANDROID. Io ho l’ho installata nel mio smartphone rugged CAT 62SPRO dotato di sistema ANDROID. Per collegare l’INFIRAY® EYE E3w al proprio device è possibile utilizzare la password generica “12345678” che vi consiglio di modificare per una maggiore sicurezza. L’APP vi consentirà di modificare rapidamente le impostazioni del visore termico e di scattare fotografie e registrare video.

AGGIORNAMENTO FIRMWARE

Per aggiornare il visore termico è sufficiente scaricare il file dal sito ufficiale, collegare il visore termico e inserire il file nella cartella “update“. Se non ci fosse, sarà sufficiente crearla, tramite PC e rinominarla. Scaricare il file di aggiornamento, utilizzare le impostazioni nel menu interno per provvedere all’aggiornamento del firmware. Consiglio di completare questa procedura con la batteria carica.

 

MEMORIA

I progettisti hanno preferito utilizzare una memoria interna di 32Gb. Visto il peso medio di foto (40 Kb) e filmati (40 Mb 3.30 min.) è possibile– come dichiarato dalla Casa Madre, archiviare sino a 57.000 immagini e ben 48 ore di video.
I video e le immagini catturati possono essere facilmente trasferiti sia tramite la porta C sia attraverso la Applicazione per smartphone (e tablet)

BATTERIA

È stata utilizzata una batteria interna e non estraibile agli ioni di litio da 4,2 Ah e 3,6 V. Grazie al sistema rapido di ricarica magnetica è possibile raggiungere il 90% di carica in una ora. Gli unici consigli riportati dalla Casa Madre sono di attendere almeno 30-40 minuti dopo averlo riportato in casa qualora all’esterno la temperatura fosse decisamente inferiore. L’intervallo di temperatura consigliato è compreso tra 0 e +50 gradi. La durata dichiarata è di circa otto ore a una temperatura di 21 gradi. Mia moglie ed io, con un utilizzo medio di due ore serali, lo abbiamo caricato per sicurezza ogni tre giorni. Soltanto la seconda settimana con temperature inferiori ai 5 gradi il LED ha iniziato a lampeggiare di rosso dopo circa 6 ore di utilizzo, sintomo che la batteria presentava una ricarica inferiore al 20%. Mi sembra un risultato ragionevole anche visto il modesto ingombro di questo visore termico. Inutile dire che con l’hotspot acceso per mostrare le immagini visibili attraverso lo smartphone, la batteria dura meno.

Fig.7 – Il Led si illumina di rosso con la carica della batteria sotto il 20%

 

 

FUNZIONAMENTO RAPIDO DEL VISORE TERMICO (Impostazione dei pulsanti)

 

Il sistema che prevede lo spegnimento automatico con chiusura del coperchio, pulsante e rotella con doppia funzionalità (rotazione e pressione) si è rilevato uno dei piu’ rapidi e facili da utilizzare.  Dall’apertura del coperchio, occorrono circa 10 secondi per una completa funzionalità del visore termico. Come anticipato lo spegnimento avviene con la semplice chiusura del coperchio ma è anche possibile attivare la modalità stand-by premendo due volte il tasto “fotografia” mentre è visibile sul display il timer che anticipa la disattivazione totale, i classici tre secondi.

 

Fig.8 – E’ possibile gestire completamente il visore termico con un pulsante e una ghiera
Pulsante Stato di funzionamento Pressione rapida Pressione prolungata
Rotella
  • Stand-by
  • Interfaccia menu
  • Apri menu
  • Riattivazione
  • Attiva da stand-by
  • Apri menu principale
Pulsante fotografia
  • Home
  • Modalità stand-by
  •  Interfaccia Menu
Una pressione: avvia-interrompe video
Doppia pressione: Stand-by dispositivo
Torna a Home

Fotografia

Modalità stand-by

 Impostazioni principali

Ultra chiara: Acceso- Spento

Wi-Fi: Acceso- Spento

Interconnessione: Acceso- Spento

P.i.P: Acceso- Spento

Calibrazione: Automatica, Manuale

Microfono: Acceso- Spento

Tonalità: Calda, Fredda

Compasso: Attivazione- Disattivazione

Lingua: inglese, tedesco, russo, spagnolo, italiano

Aggiornamento firmware

Ripristinare impostazioni di fabbrica

Info

 

Menu rapido

Palette: bianco caldo, nero caldo, rosso caldo, arcobaleno

Scena: Foresta, Pianura, Focus, città

Luminosità: da 1 a 6

Nitidezza immagine: da 1 a 4

 

 

IMPRESSIONE PRATICHE SUL CAMPO

Del nuovo visore termico InfiRay® EYE  E3 MAX ho apprezzato varie caratteristiche. Posso senz’altro confermare che da un punto di vista meccanico, è un prodotto ergonomico che si impugna e usa facilmente anche con i guanti invernali e ben sfruttabile anche dalle persone mancine. Appena si impara a utilizzare la ghiera di controllo si accede a un elevato numero di funzioni senza dover cercare al buio ulteriori pulsanti. Ottima la scelta di prevedere una ghiera a collare nei pressi dell’oculare per compensare rapidamente e con precisione la regolazione diottrica del display. Pregevole anche il sistema di messa a fuoco con una rotella grande, precisa e fluida. Il sensore è perfetto per sfruttare la risoluzione di un obiettivo da 35mm di diametro.

Per quanto riguarda il software di utilizzo, la modalità tradotta come “Ultra Chiara” consente rapidamente di beneficiare di un maggior contrasto durante le sere contraddistinte da pioggia e nebbia ovviamente alzando la percezione del rumore. Le palette sono solo quattro ma sono state scelte le piu’ adeguate. Mi è anche piaciuta molto la modalità scena “focus” che evidenzia con un cerchio e un aumento di luminosità e dettaglio il soggetto inquadrato. Ero un po’ scettico sull’ingrandimento nativo pari a 5X ma devo ammettere che l’algoritmo è in grado di gestire alla perfezione la risoluzione fornita dal sensore e dall’obiettivo, fornendo nel contempo degli ottimi dettagli anche a 200-250 metri.

Fig.9 – Il visore termico Infiray EYE E3 MAX durante il test pratico sul campo

Eccellente il sistema di spegnimento con la chiusura del coperchio che prevede anche la possibilità di sfruttare lo stand-by. Ottima, inoltre, la durata della batteria data anche il relativo peso e ingombro di tutto il visore termico. È la prima volta che utilizzo una porta C-magnetica, temevo difficoltà nell’inserimento al buio, ma grazie al magnetismo si aggancia con rapidità, oltre a fornire una ricarica realmente molto rapida anche se non ha un fissaggio sicuro come le classiche USB-C.

Per quanto riguarda la sua capacità di percepire i dettagli a  medio-lunga distanza, confermo che si riescono ad osservare le tracce di calore anche a oltre un chilometro e mezzo. Rispetto al classico termico con un sensore di medesima risoluzione, beneficia di un maggior diametro, ma anche di un ingrandimento ottico di 5x che in effetti mostra molti dettagli su classici soggetti come cinghiali, cervi e caprioli. A duecento metri, durante una notte fosca, sono riuscito senza problemi a distinguere il muso di un capriolo da quello di alcune cervi presenti nel prato. Mi sembra un eccellente prodotto per chi ha esigenze di osservare dettagliatamente soggetti di media grandezza sino a 200 metri di distanza.

 

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Ottimo algoritmo di gestione di video e immagini
  • Sensore di qualità
  • I 3,5 ingrandimenti nativi sono ben gestiti dal software.
  • Sistema di spegnimento affidato alla chiusura del tappo.
  • Funzione “Ultra chiara” risparmia tempo e evita impostazioni manuali
  • Possibilità di registrare anche l’audio
  • Ottimo algoritmo 
  • Quattro modalità scena
  • Estrema rapidità di utilizzo grazie a un solo pulsante e a una ghiera

Difetti

  • Il sistema di attivazione-disattivazione video non è così immediato rispetto ad altre soluzioni.
  • La porta C magnetica risente della forza di gravità, quindi è indispensabile non muovere il visore termico in fase di ricarica od durante il trasferimento dei dati pena lo sganciamento del cavo

IN SINTESI

Il visore termico InfiRay® EYE E3 MAX si è rilevato un deciso passo avanti rispetto alla serie II, si fa forte di innumerevole caratteristiche che facilitano l’utilizzo pratico sul campo, sintomo che in InfiRay ascoltano le esigenze della propria clientela anche quella più ‘ professionale. Confermo, inoltre, l’ottima capacità di rilevamento di soggetti grandi come cervi e caprioli, in quanto è possibile realmente percepirne forma e dimensioni. Mi pare, inoltre, un prodotto contraddistinto da un ottimo rapporto prezzo prestazioni

PREZZI

Il visore termico InfiRay® EYE E3 MAX costa €2,569.90 IVA INCLUSA

 

RINGRAZIAMENTI

Io ringrazio Dr.ssa Tania Lanzutti di    SCUBLA SRL per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test e per avermi lasciato libero di citare le mie impressioni

DISCLAIMER

“Termicienotturni.it” è un progetto editoriale di Piergiovanni Salimbeni – Giornalista Indipendente. I prodotti testati non sono in vendita, sono restituiti dopo la visione e non percepisco nessuna percentuale sulla eventuale vendita del modello recensito.  IL distributore italiano di questo prodotto, Scubla S.r.l , ha inviato il prodotto in visione lasciandomi libero di citare le mie impressioni imparziali come è dovere di ogni giornalista.

Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it  dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.