Recensione del visore termico da osservazione HIKMICRO FALCON FQ50

Alcuni appassionati che apprezzano di leggere gratuitamente articoli e recensioni hanno chiesto di supportare il mio lavoro tramite paypal. Puoi farlo anche tu usando questo pulsante. Grazie!

PREMESSA

Dopo aver recensito alcuni visori termici da osservazione HIKMICRO di fascia medio-basso è arrivato finalmente il momento di descrivervi le prestazioni del nuovo prodotto denominato FALCON. Si tratta di un visore termico di alta qualità, disponibile in due diametri (35mm e 50 mm) ed equipaggiati con sensori da 384×288 pixel e 640×512 pixel. Lo strumento oggetto di questo test, che mi è stato gentilmente fornito da ORIGIN STB, è il modello piu’ performante, FALCON FQ50 che costa 3175,99€ e gode di tre anni di garanzia.

 

Prima di iniziare vi propongo di iscrivervi al canale YouTube   e al Gruppo Facebook “Binocoli e ottiche sportive- Opinioni e recensioni” oppure al gruppo  ” Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio“. Vi ricordo che è anche disponibile il nuovo mercatino dove potrete cercare o vendere strumenti usati in completa autonomia. Se, invece, non sapete dove acquistare, questa è la lista dei negozi suggeriti da Termicienotturni.it
Buona visione  e buona lettura a tutti voi.

 

STORIA

La Hangzhou HIKMICRO Sensing Technology Co., Ltd. , per brevità conosciuta con il nome di “HIKMICRO” è una nota azienda del settore che ha iniziato a investire nella progettazione di termocamere nel 2008. Nel 2010, infatti, ha presentato la prima telecamera termica per la sorveglianza. Attualmente l’azienda, composta da oltre 600 dipendenti, si pregia di ben 73 brevetti, ha 11 filiali internazionali ed è specializzata nello sviluppo e nella produzione di rilevatori termici, core, moduli, termocamere e software di gestione, in grado di comprendere le esigenze del settore civile e professionale. Potrete, quindi, capire che è una delle aziende leader del mercato.

 

Fig.1 – Un primo piano sul visore termico da osservazione HIKMICRO FALCON FQ50

CARATTERISTICHE TECNICHE

Modello HIKMICRO FALCON FQ50
Obiettivo frontale (mm) 50
Apertura focale F 0.9
Ingrandimento nativo 2.6x
Zoom digitale 1x ,2x,4x,8x
Campo di vista lineare (°) 8.57×7 – 15.3×12.2
Pixel Pitch 12 micrometri
Sensore (px) 640×512
NETD meno di 20Mk (@25°) a F/1.0
Display (px) OLED 1024×768
Batteria Ricaricabile agli ioni di litio
Wi-Fi
Registrazione video e foto
Registrazione suono
Memoria integrata da 864 Gb
Percezione dettaglio termico sino a 2600 metri
Impermeabilizzazione Sì, IP67
Temperatura di esercizio (°)  da – 30 sino a + 55
Dimensioni (mm) 203x78x67.8
Peso dichiarato (g) 636
Prezzo (Origin STB -Aprile 2022) (Euro) 3175,99€
DISTRIBUTORE UFFICIALE PER L’ITALIA www.originstb.com


DOTAZIONE DI SERIE

Il visore termico è custodito in una scatola di cartone nera, al suo interno è presenta una valigia in cordura molto robusta che ospita il visore e alcuni accessori. Nella parte laterale della scatola sono presenti due vani che contengono la tracolla per trasportare la valigia, il caricabatterie (con due vani di ricarica, e la cinghia per il visore termico.

Fig.2 – La dotazione di serie è decisamente interessante

 

Nella valigetta, oltre al visore termico, sono presenti: una custodia morbido, un cavo USB, un panno per la pulizia delle ottiche, un certificato di conformità UE e una cartolina che invita a iscriversi al gruppo Facebook e partecipare al Giveaway HIKMICRO per vincere dei premi.

ACCESSORI OPZIONALI

Non è presente alcun accessorio opzionale

 

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

Il nuovo HIKMICRO FALCON FQ50 è un prodotto decisamente ergonomico. La mia bilancia elettronica ha stimato un peso di 630 grammi, con la batteria inserita, che sono distribuiti su circa 190 mm x 68 mm.  I componenti elettronici sono protetti da uno scafo in lega di magnesio. È impermeabilizzato (IP67) e può  resistere a pioggia, nebbia e rugiada e ad una caduta accidentale in acqua per trenta minuti sino a un metro di profondità. Nella parte superiore dello scafo sono presenti quattro pulsanti per assolvere alle varie funzioni, a sinistra è visibile il vano per la batteria, coperto da un coperchio con pulsante di sicurezza. Nella parte inferiore, invece, è stata inserita una porta micro USB che consente il trasferimento dei dati. E’ protetta con un piccolo coperchio di gomma robusta, ottimizzato con una zigrinatura tipo O-Ring che funge da sistema di impermeabilizzazione.

Fig.3 – in questa immagine è visibile il vano della batteria ricaricabile

La sua temperatura di esercizio è compresa tra -30°C e 55°C . È stata utilizzata, inoltre, una filettatura  con passo da 1/4 per il collegamento ai treppiedi fotografici. I pulsanti sono incastonati nel “ponte di comando” in maniera verticale. La posizione centrale consente un ottimo utilizzo anche alle persone mancine, mentre le differenti forme dei pulsanti, permetto di operare al buio in maniera agevole. Il pulsante di accensione, inoltre, è dotato di un micro led rosso che mostra la sua attivazione ma che personalmente ho utilizzato come punto di riferimento, di notte, durante le prime ore di utilizzo.

 

Fig.4 – Ottima la posizione dei pulsanti e la loro forma

La ghiera per la messa a fuoco è grande e molto fluida. Anche se si tratta di un obiettivo di corta focale, il raggiungimento del punto di fuoco è univoco. Pregevole la regolazione delle diottrie: una ghiera ampia, zigrinata con movimenti fluidi, inserita nei pressi dell’oculare. Entrambe si utilizzano facilmente anche con i guanti invernali.

 

Fig.5 – In questa immagine è visibile l’ottima ghiera per la regolazione delle diottrie del display

OTTICA

L’obiettivo frontale ha un diametro di 50 mm. Rispetto alla gran parte della concorrenza che utilizza un’apertura focale pari a F/1, il FALCON FQ50 fa uso di un obiettivo aperto a F/0.9. Gli appassionati di fotografia sanno quanto siano luminosi e costosi questo genere di obiettivi che, all’atto pratico, risultano piu’ luminose di un obiettivo aperto a F/1. La capacità di raccogliere la luce (in questo caso la radiazione infrarossa) è prossima al 20% in più. Oltre a ciò, l’obiettivo è ottimizzato con un trattamento multi-strato definito SDLC, in grado di resistere efficacemente ai graffi, oltre a facilitare la pulizia della lente frontale. L’obiettivo è protetto da un tappo di policarbonato rigido che si può ruotare in base alle proprie esigenze.

 

Fig.6 – Obiettivo da 50 mm aperto a F/0-9. Cosa volere di più?

OCULARE

L’oculare proietta l’immagine del display da 0,39 pollici. Si tratta di un OLED con 1024×768. Non è tra i piu’ risolventi in tale fascia di prezzo ma fornisce immagini dettagliate e poco affaticanti. È possibile regolare la luminosità in base alle proprie esigenze. Il paraluce dell’oculare è comodo anche durante l’uso prolungato.

Fig.7 – Il display è di qualità, ha una buona frequenza di aggiornamento e non affatica troppo la vista

 

SENSORE

È stato utilizzato un sensore VOx da 640×512 pixel con una frequenza di aggiornamento dei fotogrammi di 50hz, un pixel pitch di 12μm e un eccellente valore NETD inferiore a 20 mK (@25°C), F#=1.0.  Il campo di vista inquadrato è racchiuso tra gli 8,75°×7° e i 15,3 m×12,2 m. L’ingrandimento nativo ottico è di 2.6X ed è possibile usufruire di un intervallo di ingrandimento digitale nei seguenti step (1×,2×,4×,8×). Le immagini sono tra le piu’ nitide e contrastate che io abbia visto in un visore termico da osservazione.  Il lungo raggio di rilevamento fino a 2600 m e campo visivo molto ampio fino a 22 m a 100 m. Io ho potuto sfruttarlo sino a circa 1900 metri di distanza.

Box di approfondimento sul sensore

Nello specifico è stato utilizzato ossido di Vanadio a film sottile e alto TCR (il  coefficiente di resistenza alla temperatura (TCR) è il calcolo di una variazione relativa della resistenza per grado di variazione della temperatura).  I materiali di ossido di vanadio di solito sono preparati attraverso substrati di silicio con strato tampone Si 3 N 4 /SiO 2 (350 nm/200 nm).  Per preparare i campioni di ossido di vanadio è applicata una procedura in due fasi: stratificazione tramite sputtering (metodo per depositare strati molto sottili di un materiale su una superficie bombardando un materiale sorgente in una camera sigillata con elettroni o altre particelle) con fascio ionico reattivo della composizione di ossido di vanadio di V 2 O 3 e VO 2 , seguita da un processo di ricottura. Questa soluzione consente una ottimale assorbimento dell’infrarosso rispetto ad altri tipi di sensori. Senza entrare troppo nelle questioni tecniche, vi posso anche sintetizzare che questo sensore è composto con un film sottile VO x. I suoi vantaggi per la creazione dei microbolometri sono innumerevoli: funzionamento ottimale a temperatura ambiente, peso leggero, ideali per strumentazione compatta e basso consumo energetico. Purtroppo l’utilizzo del “film sottile” è una operazione complessa e costosa.

 

 

Fig.8 – Una schermata dell’applicazione HIMICRO X-SIGHT

 

SOFTWARE DI GESTIONE

  Ho avuto la possibilità di utilizzare anche l’ultimo aggiornamento Firmware datato 16 Novembre 2022. Il software di gestione è completo e dotato di innumerevoli funzioni. In primis, è possibile utilizzare quattro palette colore: nero caldo, bianco caldo, rosso caldo e fusione. La calibrazione si può attivare manualmente o automaticamente. È possibile, inoltre, regolare la luminosità del monitor e della scena inquadrata, il contrasto, correggere i pixel difettosi, zoomare con rapidità. Le due modalità “scena” permettono di adattarsi alle condizioni ambientali della zona inquadrata per migliorare la qualità della visione.  Valida, come sempre, la funzione “hot tracking ”che mostra attraverso un cursore lampeggiante la zona piu’ calda che si sta inquadrando.

Personalmente ho preferito utilizzare la paletta” nero caldo” e modificare, di volta in volta, il contrasto e la luminosità. Se non si ha molto tempo è decisamente funzionale l’opzione “Image Pro” che mostrerà immediatamente un aumento del contrasto e della nitidezza della immagine.

Il software è risultato stabile durante il periodo del test, ho notato soltanto un paio di volte un po’ di “sfarfallio” dell’immagine inquadrata che poi non si è ripresentato con l’aggiornamento del nuovo software.

Per quanto riguarda la possibilità di misurare la distanza tra il bersaglio e il punto di osservazione, il range di altezza misurabile è compreso tra 0,1 m a 9,9 m. Come già abbiamo visto con altri strumenti HIKMICRO è sufficiente, allineare il soggetto al centro del segno inferiore, premere per selezionare “Cervo Lupo Orso e personalizzato”, e con un altro paio di pressione, ottenere una stima decisamente precisa, almeno sino alle distanze da me testate, 400-500 metri.

 

APP HIKMICRO X-SIGHT

Conosco abbastanza bene questa applicazione perché l’ho utilizzata duranti i precedenti test su prodotti HIKMICRO. Il funzionamento è alquanto semplice. È possibile scaricarla sia per IOS che ANDROID al seguente link. Dopo averla installata sarà necessario attivare “RETE” sul FALCON e cercare la linea Wi-Fi da “IMPOSTAZIONI- RICERCA WIFI” del proprio smartphone A tal punto, si dovranno digitare le nove cifre del numero di serie che per brevità sono state inserite anche sullo scafo nei pressi dell’oculare. A installazione avvenuta dovrete soltanto consentire all’APP di scaricare video e foto sul vostro device. Da X-Sight è possibile modificare le impostazioni del proprio telefono, fotografare, registrare, salvare i video, ma anche navigare nel sito ufficiale e scaricare gli ultimi aggiornamenti

 

AGGIORNAMENTO FIRMWARE

Per aggiornare il visore termico è sufficiente scaricare il file dal sito ufficiale, tramite il proprio Personale Computer, decomprimere il file  e inserire il file .DAT nella memoria interna  del FALCON. La stessa cosa può essere effettuata tramite il programma X-Sight ma personalmente preferisco la prima modalità.

MEMORIA

I progettisti hanno prediletto una memoria interna di ben 64GB.  Vista la qualità delle immagini mi aspettavo che sia le fotografie sia i video occupassero piu’ spazio, in realtà, è stato compiuto un ottimo lavoro nella fase di elaborazione-compressione dei file Jpeg e dei video in formato .mp4. Una immagine, infatti, pesa in media 50 kb, mentre un video di circa 4 minuti (ottenuto usando molteplici palette colora) occupa soltanto 65 Mb. Come sempre, è possibile trasferire i contenuti multi-mediali sia attraverso l’APP dedicata sia usufruendo del cavo USB-C in dotazione, ricordandosi, come sempre, di disattivare l’impostazione “WiFi” del visore. Ricordo ai lettori che è necessario togliere la batteria ricaricabile prima di collegare il visore al proprio Personal Computer, pena il danneggiamento dello strumento.

 

BATTERIA

Per quanto riguardo l’alimentazione, HIKMICRO ha deciso di proporre in dotazione due batterie da 3350maH e 3.6V di potenza. Disporrete sempre di una batteria di scorta. L’inserimento dovrà essere effettuato ricordandosi di lasciare la banda di tessuto sotto la batteria per agevolare l’estrazione. Ottima anche la disponibilità di un caricabatterie fornito di serie.  HIKMICRO dichiara un funzionamento continuo di oltre 5 ore con hotspot disattivato a una temperatura di 25 gradi. E’ necessario caricare le batterie con il caricatore apposito e non è possibile utilizzare il cavo micro-USB con un semplice trasformatore. Ho effettuato il test nel mese di novembre con temperature comprese tra gli 8 e i 3 gradi. calcolando un paio di ore di utilizzo a sera, al termine della seconda uscita avevo ancora una lieve percentuale di carica, ma visto l’ingombro della seconda batteria, per di piu’ venduta con una custodia molto robusta, ritengo non avrete grandi problemi a portarla con voi per fare una rapida sostituzione sul campo. In tal caso, con le due batterie potreste sfruttare il FALCON per circa 8-9 ore anche nel periodo autunnale. Con l’Hotspot attivato la durata cala di circa un 25%.

Fig.9- L’ergonomia del prodotto è ottima

 

FUNZIONAMENTO RAPIDO DEL VISORE TERMICO (Impostazione dei pulsanti)

 

Anche in questo caso, quattro pulsanti sono perfetti per gestire con facilità le funzioni principali di questo visore termico. Ci troviamo ancora di fronte alla classica modalità di funzionamento dei pulsanti con una pressione breve e una pressione prolungata.  Dalla pressione del pulsante di accensione, occorrono circa 12 secondi per una completa funzionalità del FALCON FQ50

 

Pulsante Stato di funzionamento Pressione rapida Pressione prolungata
Pulsante accensione
  • ON
  • OFF
  • Standby
  • Riattivazione
  • Spegnimento
  • Accensione
Pulsante (freccia Su)
  • Fotografia-video
  • Navigazione Menu
Fotografia Attivazione -Disattivazione Video
Con menu attivo, navigazione
Pulsante (Centrale)
  • Palette
  •  Menu e conferma
Cambio Colore Palette Entrata -Uscita Menu
Con menu attivo, conferma
Pulsante (freccia giù)
  • Regolazione intervallo d’ingrandimento
  • FFC
Regolazione zoom digitale Regolazione FFC (calibrazione)

 Impostazioni principali

Luminosità: da 1 a 10
Image Pro: ON, OFF
Modalità scena: riconoscimento, giungla
Calibrazione (FFC): manuale, automatica
CVBS: ON, OFF
DPC: modificazione su ASSE X e Y
Spegnimento automatico: 30 min, 45 min
Unità: metri, yarde
Protezione bruciature: ON; OFF
Versione firmware:  testato sia con V5.5.44 build 220825 che con 221009
Aggiornamento
Ripristina

Lingua: varie lingue
Logo marchio: ON,OFF
Sincronizza ora
OSD:
ora e data
Misura: (telemetro integrato)
Audio: ON, OFF
Traccia calore: ON, OFF
Rete: ON, OFF
Contrasto: da 1 a 10

 

IMPRESSIONE PRATICHE SUL CAMPO

Devo ammettere di essere rimasto piacevolmente sorpreso dalla qualità delle immagini fornite dal FALCON FQ 50.  Il sistema: obiettivo da 50 mm, Focale F/0.9,  640×512 pixel, sensore VOX con un valore NETD inferiore a 20 Millikelvin ha mostrato dettagli “eccellenti” se confrontato a visori termici da osservazione dotati di obiettivi da 35 mm e con sensori dalla medesima risoluzione.

Fig.10 – Il Falcon FQ50 ha fornito immagini nitide e di alta qualità

L’elevata sensibilità termica, coadiuvata da un ottimo algoritmo consente di “tirar fuori” innumerevoli dettagli sugli animali anche a media e lunga distanza che sono invisibili in altri strumenti.
Del resto è possibile osservare con estrema precisione il dettaglio del pelo delle volpi anche a 200 metri di distanza o di percepire in tutta facilità le differenze morfologiche tra un capriolo e una cerva anche a oltre 400 metri di distanza. Del resto HIKMICRO dichiara per questo visore termico un raggio di rilevamento sino a 2600 metri.
Ottimo anche il campo di vista, sino a 22 m a 100 metri di distanza.

L’elevata sensibilità termica garantisce un perfetto riconoscimento dei dettagli anche nelle condizioni meteorologiche più avverse quando l’oggetto e lo sfondo presentano una differenza di temperatura ridottissima. Inoltre, il materiale a film sottile di ossido di vanadio ad alto TCR auto-sviluppato migliora notevolmente la sensibilità

Ottima anche la resa visuale della funzione IMAGE PRO oltre che la possibilità di registrare anche l’audio in maniera piu’ che discreta, penso sia un prodotto adatto anche agli appassionati di natura di riprese naturalistiche.

Fig.11 – Il Falcon FQ50 si fa forte di un eccellente rapporto tra prezzo e prestazioni

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Piu’ risolvente rispetto al modello LH19
  • Obiettivo da 50
  • Obiettivo aperto a F/0.9!
  • Sensore Vox all’ossido di Vanadio a film sottile e alto TCR
  • Valore NETD sotto i 20 Millikelvin
  • Ottimo algoritmo
  • Funzione IMAGE PRO automatica, eccellente per le situazioni a basso contrasto termico
  • Facilità di gestione delle impostazioni attraverso i pulsanti
  • ottima ergonomia del prodotto anche per i mancini
  • Memoria interna in grado di grande capacità

Difetti

  • Coperchio di plastica dura dell’obiettivo che potrebbe rompersi sotto una forte caduta, ma apprezzabile il fatto che ci sia
  • Talvolta ho rilevato un lieve sfarfallio nel refresh delle immagini con il sensore termico acceso da oltre un’ora.

 

IN SINTESI

Il visore termico HIKMICRO FALCON FQ50 possiede una eccellente qualità di immagine. Il sensore Vox, all’ ossido di Vanadio a film sottile e alto TCR in concerto con un obiettivo da 50mm aperto a F/0.9 fornisce delle immagini nitide e piene di dettagli, in grado di soddisfare anche il professionista piu’ esigente. Oltretutto, dati tecnici alla mano, mi pare che il prezzo sia ottimo per uno strumento di tale qualità e caratteristiche tecniche.
E’ perfetto per le attività di selecontrollo con la possibilità di percepire chiaramente dettagli su soggetti grandi come cervi sono a 400 metri di distanza. Ritengo sia uno strumento perfetto per le attività di selecontrollo ma anche per il pattugliamento, l’ordine pubblico, i controlli antidroga, il contrabbando e il contrasto della criminalità. Grazie alla possibilità di riprendere audio si è rilevato anche uno strumento perfetto per i fotografi appassionati di ripresa notturna termica. Peccato non averlo potuto sfruttare durante il periodo del bramito.

PREZZI

Il  visore termico monoculare HIKMICRO, FALCON FQ50  costa 3175,99€ e gode di tre anni di garanzia.

 

RINGRAZIAMENTI

Io ringrazio Mauro Spozio, direttore alle vendite di Origin STB per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test e per avermi consentito di citare le mie impressioni imparziali senza alcuna forzatura.

DISCLAIMER

“Termicienotturni.it” è un progetto editoriale di Piergiovanni Salimbeni – Giornalista Indipendente. I prodotti testati non sono in vendita, sono restituiti dopo la visione e non percepisco nessuna percentuale sulla eventuale vendita del modello recensito.  IL distributore italiano di questo prodotto   ha inviato il prodotto in visione lasciandomi libero di citare le mie impressioni imparziali come è dovere di ogni giornalista.

 

Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it  dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.