Ho provato un binocolo Night and Day con prezzi a partire da 11.000 euro – Fujinon 8×50 FMTR D/N

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PREMESSA

Nel corso della mia vita di appassionato di binocoli ho sempre desiderato di osservare in due strumenti di alta qualità prodotti da Fujinon: il gigantesco binocolo angolato 40 x 150 ED-SX con ottiche ED  e il Fujinon 8×50 FMTR Day/Night, un binocolo in dotazione a vari eserciti che è equipaggiato con due  tubi intensificatori GEN 2 PLUS prodotti da Photonis. Il primo, forse, sarà ancora un sogno per molto tempo, mentre, grazie alla collaborazione di FujiFilm Italia ho avuto la possibilità di osservare per circa tre settimane con il modello 8×50 FMTR D/N che è proposto con prezzi che partono da circa 11.000 e che variano in base ai tubi intensificatori utilizzati.

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Buona visione  e buona lettura a tutti voi.

 

STORIA DEL MARCHIO

Fujinon è un marchio che fa parte della Fuji Photo Film Co. Ltd, meglio conosciuta come FujiFilm. Questa azienda è nata nel 1940 a Odawara in Giappone  dedicandosi sin dall’inizio alla produzione di vetro ottico.
Divenne famosa per la creazione del trattamento EBC (Electron Beam Coating) che fu una vera e propria rivoluzione nel settore. L’EBC era differente da tutti gli altri trattamenti sia per la composizione dei materiali sia per il numero degli strati e la sottigliezza del rivestimento applicato: ben 14 strati composti da fluoruro di cerio e ossido di zirconio. Nel 1972 , l’obiettivo macro EBC Fujinon 55 mm F/3.5 fu il primo a utilizzare un rivestimento a fascio di elettroni. Già all’epoca il trattamento creato da Fujinon prometteva una trasmissione della luce prossima al 99.8%.

L’azienda giapponese non è nota solo nel settore fotografico ma anche per la progettazione e fabbricazione di binocoli con prismi di Porro per utilizzo nautico di alta qualità. Grazie alla presenza di elementi asferici negli oculari, sono diventati da molti anni un punto di riferimento anche tra gli astrofili, dato che l’osservazione dei campi stellari è puntiforme quasi sino all’estremo bordo del campo. Fornendo il settore militare ha in catalogo anche una serie di strumenti ottici per utilizzo Night and Day.

DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE

Questo binocolo è venduto con due coppie di oculari, una che consente l’utilizzo diurno e l’altra specifica per quello notturno. 

Dati tecniciCaratteristiche visione diurnaCaratteristiche visione notturna
Ingrandimento8X8x
Obiettivi (mm)5050
Pupilla di uscita (mm)6.256.25
Estrazione pupillare (mm)31.124.5
Distanza minima di messa a fuoco (m)N.DN.D
Campo  reale  di vista (m e °)112 -6.469 3.9
Campo apparente (°)51.231.2
Intervallo distanza inter-pupillare (mm)60-7460-74
Regolazione delle diottrieN.D 
Composizione scafo otticoN.D 
Tipo di PrismaPORROPorro
ImpermeabileSiSi
Dimensioni (mm)238x219x82251x219x82
Peso (g)19002000
Prezzo (Euro Iva Esclusa) FujiFilm Italia a partire da 11.000 euro  
Garanzia Europea Europea
Distributore ufficiale per l’ItaliaFujifilm ItaliaFujifilm Italia

ACCESSORI IN DOTAZIONE

Ho ricevuto in visione un prodotto demo (per mia fortuna, visto il prezzo di acquisto) per tale motivo non posso sapere cosa è presente nella dotazione ufficiale. All’interno della scatola ho trovato il binocolo, una tracolla, le coppie di oculari sopraccitati e due batterie CR123A per l’alimentazione.

Fig.1 – In questa immagine è visibile uno dei vani porta-batterie CR123A


ACCESSORI OPZIONALI

Non sono a conoscenza di accessori opzionali.


MECCANICA E SISTEMA A FUOCO

Come tutti i binocoli nautici Fujinon, anche l’8×50 FMTR Day/Night, presenta uno chassis molto robusto dotato di una cerniera centrale. Il ponte di comando è decisamente ampio. L’armatura è robusta e intervallata da parti zigrinate che aumentano la presa. Con gli oculari per uso diurno ( e i tappi degli obiettivi ) pesa 1937 grammi , mentre con gli oculari per uso notturno si dovranno considerare 200 grammi in piu’, dato che la differenza di peso è esattamente di un ettogrammo cadauno. 

Fig.2 – A sinistra: oculare per l’utilizzo diurno, a destra oculare con tubo intensificatore di immagine GEN 2 PLUS prodotti dal partner Photonis

Il Fujinon 8×50 FMTR Day/Night E’ ovviamente impermeabilizzato e riempito in azoto e presenta una filettatura per il collegamento ai cavalletti fotografici. La sua particolarità consiste nella presenza di un sistema di aggancio-sgancio rapido che consente di montare una coppia di oculari per l’uso diurno e una coppia di oculari per garantire la intensificazione dell’immagine. Il sistema meccanico che concede questa possibilità è molto preciso e non fa perdere la impermeabilizzazione del prodotto. Quando si inseriscono gli oculari si può addirittura percepire il rumore dell’aria estratta. Ci sono delle guide interne che facilitano l’inserimento, oltre al classico “punto rosso” di derivazione fotografica onnipresente sulle baionette degli obiettivi fotografici. Il blocco è affidato a una ghiera molto spessa che si chiude con sicurezza anche facendo uso dei guanti invernali.  E’ necessario premere a fondo gli oculari per consentire alle ghiere di “agganciare” gli oculari.

Fig.3 – é necessario allineare i punti rossi e premere verso il basso per consentire un aggancio perfetto

Il Fujinon 8×50 FMTR Day/Night E’ ovviamente impermeabilizzato e riempito in azoto e presenta una filettatura per il collegamento ai cavalletti fotografici. La sua particolarità consiste nella presenza di un sistema di aggancio-sgancio rapido che consente di montare una coppia di oculari per l’uso diurno e una coppia di oculari per garantire la intensificazione dell’immagine. Il sistema meccanico che concede questa possibilità è molto preciso e non fa perdere la impermeabilizzazione del prodotto. Quando si inseriscono gli oculari si può addirittura percepire il rumore dell’aria estratta. Ci sono delle guide interne che facilitano l’inserimento, oltre al classico “punto rosso” di derivazione fotografica onnipresente sulle baionette degli obiettivi fotografici. Il blocco è affidato a una ghiera molto spessa che si chiude con sicurezza anche facendo uso dei guanti invernali.  E’ necessario premere a fondo gli oculari per consentire alle ghiere di “agganciare” gli oculari.

Fig.3 – é necessario allineare i punti rossi e premere verso il basso per consentire un aggancio perfetto[/caption]


La distanza di messa a fuoco minima che ho calcolato è di circa otto metri da questa distanza occorre ruotare la ghiera della messa a fuoco per poco meno di mezzo giro. La profondità di campo è ottima, da “8x”, e con l’accomodamento visivo è prossima ai trenta metri, anche se la teoria prevedrebbe che fosse il quadrato dell’ingrandimento (64 metri).

OTTICA

Fig.4- Un primo piano sugli obiettivi da 50 mm di diametro

Obiettivi
Le immagini fornite dagli obiettivi di 50 mm di diametro (e dagli oculari per uso diurno) sono ben corrette, con un contrasto alto e una nitidezza elevata. La tonalità dei colori e neutri e i colori sono saturi e brillanti.

Oculari per uso diurno
Gli oculari  che forniscono otto ingrandimenti dovrebbero essere stati progettati utilizzando componenti meccanici e ottici di quelli a corredo dei comuni 7×50 e 10×50 venduti da Fujinon, la particolarità, consiste, come anticipato, nel sistema di aggancio -sgancio a baionetta. La regolazione della messa  a fuoco è facilitata da una ghiera con le tacche che coprono un intervallo compreso tra +5 e -5. La ghiera di regolazione è zigrinata e presenta movimenti fluidi, privi di blocchi. L’estrazione pupillare è molto elevata oltre 30 mm. Il paraluce è in parte rigido per poi terminare con un sistema di paraluce laterale ruotabile e estraibile che facilità le osservazioni anche con luce laterale.  Il campo di vista fornito non è grandangolare, ossia 112metri a 1000 metri che sono 6.4° di campo e poco piu’ di 50° di campo apparente. Gli oculari dovrebbero essere composti di cinque elementi comprensivi di una lente asferica in grado di fornire un campo spianato.

Fig.5 – Gli oculari per l’utilizzo diurno forniscono delle ottime immagini, nitide e contrastate



Oculari per uso notturno
Gli oculari per uso notturno che trasformano di fatto il binocolo in un sistema optoelettronico GEN 2 + sono leggermente piu’ grandi, presentano la medesima ghiera con tacche di riferimento, il punto rosso per facilitare l’aggancio -sgancio rapido al binocolo e  lo stesso valido sistema di paraluce laterale, ruotabile e estraibile. Oltre al sistema di regolazione degli oculari è presente una ghiera piu’ grande che prevede il tuning del sistema, offrendo un raggiungimento della nitidezza molto preciso. Il Fujinon 8×50 che ho testato si avvale degli intensificatori di immagine c di grado militare Photonis Generation II+, XD-4  (fosforo verde con risoluzione lp/mm di circa 65) o XR-5 (fosforo bianco con risoluzione lp/mm di circa 65 – , specificatamente riprogettati per adattarsi alle caratteristiche ottiche dei binocoli Fujinon
E’ possibile acquistare questo binocolo in varie configurazione con prezzi che partono da circa 11.000 euro IVA ESCLUSA

Prismi

Il Fujinon 8×50 FMTR Day/Night  è composto con prismi di Porro di altissima qualità, la pupilla di uscita con gli oculari per uso diurno è risultata circolare e con pochissima luce diffusa ai bordi. Direi che è del tutto simile e comparabile, ingrandimento a parte, al 7×50 FMTR che ho già avuto il piacere di recensire anni or sono.  

Fig.6 – Pupilla di uscita ampia, circola e con poca luce diffusa

ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

L’analisi delle aberrazione è stata, come ovvio, effettuata con i normali oculari che ne garantiscono il funzionamento nell’uso diurno

Aberrazione cromatica in asse
Se questo binocolo fosse pubblicizzato con la sigla ED ne avrebbe tutto il diritto. L’aberrazione cromatica in asse è praticamente assente, anche con cielo grigio o su soggetti molto contrastati, come visibile in questa immagine. Nel periodo in cui l’ho avuto a disposizione ho beneficiato di varie condizioni di illuminazione e raramente si è palesato. 


Cromatismo laterale 
Anche il cromatismo laterale è decisamente corretto. Sono riuscito a notarlo solo con un test molto severo, osservando un gazebo bianco illuminato dal sole che ha mostrato un lievissimo accenno di aberrazione cromatica agli estremi bordi del campo di colore verde-violaceo. Un risultato superiore  a quello di molti binocoli definiti ED.

Curvatura di campo

Gli oculari asferici svolgono alla perfezione il loro compito, sia nelle osservazioni diurne sia in quelle astronomiche, la resa è ottima anche ai bordi del campo

Distorsione angolare 
E’ presente un po’ di distorsione angolare a cuscinetto visibili ai bordi del campo. Il panning mi è sembrato poco affaticante e naturale.


Altre aberrazioni  
Nell’uso astronomico ho notato che si nota un po’ di coma e astigmatismo ma agli estremi del campo direi verso l’85% dal bordo del campo di vista

TEST CON USAF CHART A 35 METRI

Pubblico qui di seguito la prova utilizzando il binocolo alle ore 12, quindi con pessime condizioni di turbolenza. Temperatura di 24°. Grazie alla filettatura è stato fissato su solido treppiede Sirui R-4203L (dalla portata di 22kg) su Testa a sfera SIRUI K-40X con capacità di carico di 35 kg.

Ovviamente otto ingrandimenti non forniscono un grande potere risolutivo, un obiettivo da 50 mm, infatti, lo mostra a circa 35X, tuttavia l’immagine è decisamente nitida e contrasta, con linee ben spaziate dai bordi netti e senza la presenza di cromatismo residuo nelle zone ad alto contrasto (passaggio tra barre nere e zone bianche)  


COME FUNZIONA UN VISORE NOTTURNO OPTOELETTRONICO

In primis è utile ribadire che i visori notturni sono dei dispositivi in grado di sfruttare le sorgenti luminose flebili o la semplice luce ambientale, comprese le frequenze che sono invisibili all’occhio umano e agli animali (tranne rare eccezioni: serpenti, qualche specie di rana e di pesci).
Esistono principalmente due tipi di visori: quelli classici, definiti “optoelettronici” e i piu’ recenti “digitali”.

Questo binocolo è un prodotto “classico” definito optoelettronico. Il sistema optoelettronico è composto da un obiettivo (in questo caso due grandi obiettivi da 50 mm) in grado di catturare la luce più fievole riflessa dai soggetti, oltre a un po’ di luce dall’estremità inferiore dello spettro infrarosso.   Questa luce, come tutta la luce, è composta da piccole particelle chiamate fotoni. I fotoni passano, poi, attraverso  un tubo intensificatore  delle immagini, ossia uno speciale tubo elettronico a vuoto, alimentati da una batteria  e  composto da altri due componenti.

La più importante è il fotocatodo che altro non è che un sistema in grado di convertire i fotoni in arrivo dall’obbiettivo in elettroni (ovviamente maggiore sarà il diametro dell’obiettivo frontali) e maggiore sarà il fascio di fotoni.

Gli elettroni generati, entrano nella piastra micro-canale che è un piccolo disco di vetro composto da fori minuscoli in grado di moltiplicare il numero degli elettronici, per consentire l’amplificazione del segnale elettronico di diverse migliaia di volte. A questo punto il fascio degli elettroni uscente dal tubo intensificatore delle immagini va a colpire uno schermo che è rivestito di fosfori. I fosfori si illuminano creando una immagine verde brillante che molto piu’ luminosa di quelle che si percepirebbe visualmente grazie al mero diametro dell’obiettivo. Un oculare presente nel sistema ottico, con sistema di focalizzazione consentirà di mettere a fuoco l’immagine ottenuta e in alcuni casi di ingrandire l’immagine.

Fig.8 – I componenti di un sistema di visione notturna optoelettronico

Come comprenderete nel Fujinon 8×50, tutto è raddoppiato, nel senso che ci sono due grandi obiettivi da 50mm, due tubi intensificatori alimentati, in questo caso da 2 batterie CR123. La qualità delle immagine, la sua tridimensionalità e la capacità di osservare dettagli fini anche a lunga distanza è quindi migliore rispetto a tutti i comuni visori notturni optoelettronici che io ho provato nel corso della mia vita. E’ una esperienza visiva indimenticabile, che tra poco illustrerò nel paragrafo delle impressioni sul campo.

I VARI TIPI DI GENERAZIONE


Estrapolato da:https://www.termicienotturni.it/cosa-sono-i-visori-notturni/ di Piergiovanni Salimbeni
Come già anticipato nelle caratteristiche principali dei visori notturni, il tubo intensificatore delle immagini (IIT) è in grado di amplificare le condizioni di illuminazione ambientali, grazie alla accelerazione degli elettroni in entrata.  Il termine generazioni non identifica il dispositivo di visione, bensì la qualità dell’IIT. All’atto pratico ci potrebbero essere dei dispositivi identici, ma di generazione diversa proprio per la presenza di un IIT differente. Attualmente sono disponibili dispositivi di prima, seconda e terza generazione. Come ogni prodotto, ovviamente, ci saranno delle differenze per ciò che riguarda la fascia base di una generazione e la sua massima espressione. Sarà quindi utile prestare attenzione a verificare le caratteristiche di ogni dispositivo perché strumenti della medesima generazione potrebbe fornire una risoluzione dei dettagli completamente dissimile.

VISORI NOTTURNI DI PRIMA GENERAZIONE
I visori notturni di prima generazione sono presenti sul mercato sin dagli anni Cinquanta. Rispetto ai Gen2 e Gen3, la qualità delle valvole degli IIT non presenta una standard globale a cui sottoporsi e per tale motivo ci potrebbero essere delle enormi differenze tra un prodotto e l’altro. In linea di massima i Gen1 sono ideali per le osservazioni a corto raggio e possibilmente con la fase di mezza luna o in presenza di inquinamento luminoso sub-urbano. Vista la loro scarsa efficacia sono sempre forniti con un illuminatore IR aggiuntivo in grado di aumentare la chiarezza dei dettagli percepiti, oppure è consigliabile acquistarne uno separatamente.
In questa fascia di prodotti si può spendere da 450 euro sino a circa 800-900 euro.

VISORI NOTTURNI DI SECONDA GENERAZIONE
I visori Gen2, sono molto piu’ performanti rispetto ai Gen1, sia per ciò che concerne le prestazioni sia per l’aspettativa di vita.  Se un visore di prima generazione è progettato per fornire circa 1000 ore di utilizzo, un tubo intensificatore di seconda generazione è garantito per un intervallo di utilizzo compreso tra le 2500 e le 5000 ore. Nella massima delle ipotesi sarebbe possibile osservare con un visore notturno per oltre nove anni. Dato che non si utilizzano questi prodotti quotidianamente è normale acquistare un GEN2, con la consapevolezza di poterlo utilizzare ben oltre dieci anni Ma come fa un GEN2 a essere così performante rispetto al GEN1?
Semplicemente perché l’IIT (tubo di intensificazione) è ottimizzato con un “micro-channel plate” anche definito MCP.  Altro non è che un sistema di amplificatori di elettroni che sono disposti parallelamente, grazie alla presenza di una minuscola guida in vetro che contiene migliaia di fori. AL suo interno è presente una copertura con un materiale semiconduttori in grado di produrre elettroni secondari. Per far accelerare gli elettroni da un lato all’altro della guida, è presente un rivestimento con particolari leghe metalliche che rivestendo i piani della guida, mantengono una differenza di potenziale elevato tra la parte superiore a potenziale negativo (catodo) e la posteriore a potenziale positivo (anodo) All’atto pratico i tubi GEN2 rispetto ai modelli ì di classe inferiore, offrono una maggior gamma di rilevamento, una buona capacità di lavorare in condizioni di scarsa illuminazione, senza la necessità di essere coadiuvati da un IR, oltre a mostrare una qualità di immagine che molto piu’ vicina a quella dei tubi di terza generazione. Anche in questo caso, l’acquirente dovrà considerare che non tutti i GEN2, sono uguali. Esiste, infatti, un ampio ventaglio di prodotti che potrebbero essere catalogati in tre fasce: base, sportiva e professionale. Potreste quindi avere visore termici GEN2 con medesime caratteristiche ottiche, lo stesso scafo, gli stessi pulsanti ma dei tubi intensificatori sempre piu’ performanti, in base al modello scelto. La differenza consiste sovente nel rapporto definito LP/mm, ossia “coppie di linee per millimetro” che altro non sono che la miglior risoluzione e qualità delle immagini che sarà possibile ottenere. Molti modelli standard hanno un una definizione compresa tra i 45-50 mm, i miglior possono arrivar anche a 70 -75 mm, quindi la differenza è enorme. Per questo motivo consiglio ai lettori di analizzare bene le caratteristiche tecniche di un visore notturno prima dell’acquisto, senza limitarsi unicamente alla definizione “GEN2”

VISORI NOTTURNA DI TERZA GENERAZIONE
Usualmente sono acquistati da persone molto esigenti ma anche dalle stesse forze dell’ordine o per attività professionali come ad esempio, la ricerca di persona scomparse.
Rispetto ai GEN2, hanno una durata molto piu’ elevata potendo raggiungere anche le 10.000 ore di utilizzo, grazie alla presenza di uno strato di ioni che prolunga la vita media dei tubi fotocatodici. Grazie, inoltre, alla presentazione di un composto chimico forniscono delle immagini eccezionalmente nitide e contrastate e luminose e sono in grado di mostrare dettagli invisibili ai prodotti di classe inferiore senza l’ausilio degli illuminatori IR. Anche in questo caso ci sono delle notevoli differenze tra i visori notturni di terza generazione.
Per questo motivo per analizzare le loro prestazioni si guarda la cosiddetta FOM (Figure of Merit) Si deve semplicemente moltiplicare gli Lp7mm per il rapporto segnale/rumore che viene offerto (spesso definito SNR) Un ipotetico tubo intensificatore con un lp /mm di 70 e con un SNR di 25, fornirà 1700 FOM.

VISORI NOTTURNI DI QUARTA GENERAZIONE
Sono il meglio che è attualmente possibile avere sul mercato, le loro eccellenti prestazioni dipendono dall’assenza della pellicola di IONI – chiamata tecnologia Filmless , ossia senza pellicola.
E dalla presenza di un alimentazione autocontrollato (autogated) All’atto pratico la tecnologia filmess e l’alimentazione auto-controllata del tubo intensificatore comportano
Una migliore risposta del tubo fotocatodico  pari al 100% rispetto ai modelli GEN3
Un miglior rapporto segnale/rumore con ottime prestazioni anche in condizioni di buio quasi totale
Un incremento pari a tre volte della risoluzione e della luminosità (mediamente con un minimo di 64lp/mm contro i classici 12 lp/mm)
Significativo incremento della profondità di visione, del livello di contrasto e della nitidezza in qualsiasi condizioni di luce, la maggior differenza si nota principalmente rispetto alla GEN3 nella quasi totalità di buio.
Grazie all’alimentazione autocontrollata del tubo intensificatore, inoltre, è migliorata non solo la risoluzione delle immagini ma anche la riduzione dell’effetto alone e delle interferenze provenienti dalle sorgenti luminose esterne. Un fattore fondamentale, nell’uso professionale militare, per le operazioni notturne nelle aree urbane in presenza di illuminazione dinamica. Il termine GEN4 è usato principalmente dai militari degli Stati Uniti per descrivere la tecnologia “filmless controllata”. Tra le sue caratteristiche possiamo citare, una risoluzione compresa tra 64 e 72 lp/mm, un rapporto segnale/rumore da 25 a 30, l’alimentazione automatica e una durata del tubo intensificatore di almeno 10.00 ore.

PRIMO UTILIZZO DEL BINOCOLO

Come prima cosa è necessario inserire le batterie CR123A all’interno dei due vani. I coperchi impermeabilizzati sono nei pressi degli obiettivi.  L’unica avvertenza è verificare la corretta polarità. Si dovranno avvitare bene i coperchi per non perdere la impermeabilizzazione e consentire il contatto tra i poli.
Sopra il vano batterie sono visibili tre indicazioni:  ON- OFF – BATT:
Per ovvi motivi di sicurezza, quando il sistema è acceso, i LED saranno spenti, ma è possibile verificare la carica delle batterie, girando le due leve su BATT. 
I LED mostreranno tre tipi di colorazione:
VERDE: batteria carica
ARANCIONE: capacità delle batterie bassa
ROSSA: La batteria si è scaricata e il tubo intensificatore smetterà di funzionare

Attenzione, quando si attiverà la alimentazione è necessario procedere con i tappi degli obiettivi installati o in un luogo buio.

Per il resto il Fujinon 8×50 FMTR Day/Night si utilizza come un normale binocolo, si dovrà solo prestare attenzione durante la fase di montaggio degli oculari, utilizzando i cerchi rossi di riferimento e spingendo verso il basso il barilotto per consentire alle ghiere di agganciarsi al profilo dello stesso.
La messa a fuoco avverrà anche con gli oculari per uso notturno agendo sulle ghiere di messa a fuoco rammentandosi di utilizzare anche quelli per il tuning di precisione.


PROVA SUL CAMPO

Osservazione diurna

Per ciò che concerne l’osservazione diurna, il binocolo fornisce delle ottime prestazioni per l’uso a cui è destinato: la qualità delle immagini è ottima, non eccelle, ma mi pare superiore rispetto ai comuni 7×50 e 10×50 prodotti da Fujinon che ho avuto il piacere di testare nel corso degli anni. La parvenza è di avere a che fare con componenti ottici di maggior qualità, non avendo potuto fare una comparativa è per me impossibile esserne certo. In ogni modo l’aberrazione cromatica è quasi sempre invisibile, le immagini sono nitide e contrastate, la luminosità è buona e il trattamento anti-riflesso, tra i migliori provati.
Anche nell’uso astronomico ho apprezzato gli oculari asferici che consentono di osservare i campi stellari con una ottima puntiformità quasi sino all’estremo bordo del campo.  Da un punto di vista “ergonomico” il Fujinon 8×50 FMTR Day/Night si impugna bene, grazie alla presenza di prismi di Porro, il sistema di aggancio sgancio è eccellente e consente sia la tenuta della collimazione che la impermeabilizzazione.

Fig.9 – Il Fujinon 8×50 FMTR D/N durante il test diurno

 


Osservazione notturna
Vorrei descrivere con maggior attenzione le mie impressioni relative l’utilizzo degli oculari con tubi di II GEN PLUS prodotti da Photonics. Ho impiegato qualche giorno a scrivere questo articolo, proprio perché ho tentato di tracciare su carta le mie impressioni e il mio entusiasmo. Chi mi conosce sa che ho sempre apprezzato i sistemi a visione notturna e ancor oggi, seppur ci siano i visori termici, non resisto al fascino di un optoelettronico.


Sintetizzando, potrei confermarvi che le termocamere sfruttano la luce infrarossa emessa dagli oggetti tramite il calore, i visori notturni, invece, la luce infrarossa riflessa dagli stessi oggetti.
Per tale motivo comprenderete che le prestazioni di questo binocolo dipendono principalmente dalle condizioni di illuminazione notturna presenti nella zona osservativa.  Per ovvi motivi di sicurezza, dati dal valore di questo binocolo, non ho fatto molto pubblicità sul fatto che fossi in giro per boschi e radure a provarlo, tuttavia, appena arrivato, decisi di organizzare una piccola serata con operatori professionali e forze dell’ordine per mostrare le sue potenzialità e vagliare le loro impressioni.  Per questo motivo, invitai: la Forestale dei CC, la Guarda Provinciale, le Guardie Ecologiche, la Guardia di Finanza oltre a un paio di amici esperti di caccia di selezione e osservazione notturna.
Questa prima uscita ufficiale con il Fujinon 8×50 FMTR Day/Night avvenne, purtroppo, durante una notte di luna quasi piena. Per questo motivo l’intensificazione della immagine data da due obiettivi da 50 mm e dagli IIT era così potente che la radura di fronte a noi risultava sovra-esposta. Mai visto nulla del genere. Per vagliarne le potenzialità decidemmo quindi di compararlo a un paio di visori termici di alta qualità (circa 4000 euro di valore con sensori da 640x480pixel e obiettivi da 35 a 50 mm) e osservare nel fitto di una piccola zona boschiva, situata a circa 50 metri da noi. Con i visori termici fummo in grado di percepire ciò che appariva come un generico “capriolo” con il Fujinon 8×50 FMTR Day/Night l’immagine era così ricca di dettaglio da percepire facilmente che si trattava di una “femmina” di capriolo. 
Quello che ho sempre prediletto nei visori notturni opto-elettronici è la loro capacità di fornire una resa paragonabile a quella osservabile in un comune strumento ottico per uso diurno. Ovviamente l’immagine verde data dai pannelli al fosforo non era “reale” ma la precisione del dettaglio e soprattutto la tridimensionalità fornita da due obiettivi ha regalato a tutti una esperienza visiva indimenticabile, del resto la promessa di fornire una risoluzione di 65 coppie di linee per millimetro mi è parsa veritiera. Sarebbe stato anche molto interessante provare il sistema al fosforo bianco che fornisce immagini in bianco nero ad alto contrasto.
Ho atteso poi vari giorni per sfruttare la potenza dei due tubi intensificatori delle immagini e dopo una decina di giorni ho avuto la possibilità di comprenderne le reali prestazioni.

Fig.9 – In attesa del buio sul monte Settetermini

In area sub-urbana come la mia, quindi con qualche lampione situato a 50-60 metri di distanza dalla mia postazione osservativa, la resa sui particolari vicini è incredibile: immagini ricche di dettaglio e decisamente molto luminose, tanto di consentirmi la lettura delle targhe della auto all’interno di garage con la porta ancora aperta a molte decine di metri. In tali circostanze di illuminazione, è possibile osservare il fogliame delle piante anche a due chilometri di distanza. Ho anche percepito tranquillamente dei cervi a 190 metri di distanza e ho notato la trama striate sui tronchi delle betulle, poco dietro di loro,

E’ utile ribadire che maggior sarà la presenza di luce (notturna, ovviamente), maggiori saranno le prestazioni, quindi è abbastanza chiaro che io non possa utilizzare un metro di paragone, come ad esempio, sono solito fare nei test con i visori termici. 

La sera successiva ho portato con me il Fujinon 8×50 FMTR Day/Night presso il Monte Sette Termini e ho osservato i paesi e le montagne situate a 12 km di distanza sulla sponda piemontese. Anche in tali circostanze ho compreso le reali potenzialità di uno strumento del genere: Con la Luna praticamente nuova si potevano osservare dettagli sulle montagne piemontesi, mentre scrutando i paesi sulle sponde del Lago Maggiore, la illuminazione pubblica, mi concedeva di percepire tutti i dettagli visibili nell’uso diurno ai medesimi ingrandimenti. Oltretutto è ben visibile la riduzione del classico effetto alone e la riduzione delle interferenze provenienti da sorgenti luminosi esterne molto forti che si palesa in sistemi piu’ economici e che è in questo caso migliorata dal sistema di alimentazione autocontrollata.
Penso che questo binocolo abbia fornito le immagini piu’ luminose e dettagliate che io abbia visto in un visore optoelettronico.

ASTRONOMIA CON UN SISTEMA OPTOELETTRONICO?

Nel corso degli anni ho sempre scrutato il cielo con i visori notturni quando me ne capitava l’occasione. Devo ammettere che la mia passione per questi prodotti (poi utilizzati prevalentemente in Natura) è nata proprio per tentare di carpirne le potenzialità nella osservazione astronomica. Quasi sempre, tranne rare eccezioni, mi sono trovato di fronte a sistemi poco performanti, che generavano stelle come sferette sfuocate e con enormi aberrazioni ai bordi del campo.
Anche  nel Fujinon 8×50 FMTR Day/Night le stelle molto luminose appaiono come sfere di luce intensa, tuttavia le stelle di medio-bassa magnitudine forniscono una inaspettata puntiformità che seppur non raggiunga la precisione visibile in un binocolo di alta qualità, è molto simile alla reale osservazione effettuata con gli strumenti ottici classici.


Dalla mia postazione attuale, quindi un paese di 4000 abitanti situato sulle Prealpi Lombarde con un inquinamento luminoso medio, inquadrando la zona di Vega potevo percepire a occhio nudo 4-5 stelle, che all’interno del visore erano oltre un centinaio. Mi sono divertito a guardare i profili delle montagne perché celavano poco sopra le piante decine di stelle invisibili con il binocolo in modalità diurna. 
Un’altra visione che mi ha stupito è stata l’osservazione delle galassie M81 e M82 che erano “verdi e molto” piccole a causa dei bassi ingrandimenti ma che inaspettatamente mostravano una parvenza di forma con una evidente maggior luminosità nella parte centrale che non ho mai osservato in un binocolo di tale formato. Sembrava una fotografia astronomica, vista l’estensione della luminosità delle due galassie, anche se ovviamente, come già ribadito, la puntiformità stellare era inferiore a quella di un comune strumento ottico, come è ovvio che sia, dato che anche la sorgente puntiforme è intensificato da due tubi. E’ un vero peccato non aver potuto osservare la galassia di Andromeda o la Nebulosa di Orione perché presumo avrei potuto ammirare delle immagini decisamente particolari e suggestive, direi ..oniriche.


PREGI E DIFETTI


Pregi

  • Eccellente resa notturna grazie al diametro degli obiettivi e ai tubi intensificatori GEN 2 PLUS 
    E’ il sistema optoelettronico piu’ performante che io abbia provato
  • Sistema di aggancio degli oculari mantiene la collimazione e la impermeabilizzazione
  • Possibilità di essere utilizzato di giorno come un comune binocolo, grazie agli oculari 8x in dotazione 
  • Eccellente qualità ottica e meccanica
  • Trattamento anti-riflesso di alta qualità
  • Utilizzo di prismi in vetro Bak-4 di alta qualità

    Difetti
  • Il prezzo di acquisto non è per tutti
  • Il binocolo non è acquistabile da un comune appassionato
  • Rispetto a un classico visore termico risulta inutilizzabile in presenza di nebbia e forte foschia

IN SINTESI

Il Fujinon 8×50 FMTR Day/Night  è il miglior sistema a visione optoelettronica che io abbia provato. Fornisce una resa del dettaglio eccellente e una grande capacità di intensificazione incentivata dall’utilizzo di due tubi ottici da 50mm di diametro. E’ ovviamente un prodotto tattico per uso professionale che necessità di poter usufruire di tali prestazioni. Lo ritengo superiori alla maggior parte dei visori termici, (tranne che in presenza di nebbia) per percepire “Nitidamente” dettagli che sono celati dalla mera traccia termica di un visore termico. La qualità ottica di un sistema a intensificazione del genere consente, infatti di percepire dettagli dei volti, numeri di targhe con una risoluzione e dettaglio inarrivabili dai visori termici che ho attualmente testato.

PREZZO

Come anticipato, questo binocolo è disponibile in varie configurazioni con tubi intensificatori di differente prezzo e prestazioni. Il modello base è disponibile a un prezzo IVA ESCLUSA di circa 11.000 euro (FujiFilm Italia – Maggio 2022)



RINGRAZIAMENTI

Ringrazio Matilde Cicchelli e Francesco Spisti, di FujiFilm ITalia per le preziose informazioni e per avermi proposto di testare questo binocolo di alta qualità, lasciandomi libero di citare le mie impressioni.
Per eventuali e ulteriori informazioni, soprattutto da parte di aziende o enti militari e para-militari consiglio di contattare direttamente FujiFilm ITalia

Per maggiori informazioni sui tubi intensificatori utilizzare da questo binocolo potete visitare il seguente link: https://www.photonis.com/products/image-intensifier-tube

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici.  Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale  della Fujifilm cliccando sul banner che rappresenta l’unica forma pubblicitaria presente in questo articolo. Grazie!

Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it  dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.