Recensione del cannocchiale da puntamento BLASER B2 2,5-15×56 iC S

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PREMESSA

Oggetto di questa videorecensione sarà il cannocchiale da puntamento BLASER B2 nel formato 2,5-15×56 iC.
È stato gentilmente messo a disposizione da Blaser Group SRL e costa (marzo 2023)   € 2255 Euro + il sistema QDX che ne costa 309. Ho anche ricevuto la flip cover che costa 160 euro e la scina che ne costa 405.  Insieme al cannocchiale sono arrivati i visori termici multi-funzione LUCHS-1 e LUCHS-2 della Liemke che saranno presentati in una prossima recensione, anche per mostrare l’attacco specifico ideato da Blaser. Come sempre, ho testato questo prodotto insieme a Marco Isabella presso il TAV LA MONTAGNOLA (Maccagno con Pino e Veddasca- VA).

Prima di iniziare vi propongo di iscrivervi al canale YouTube   e al Gruppo Facebook “Binocoli , Telescopi e Cannocchiali da tiro” oppure al gruppo  ” Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio“. Vi ricordo che è anche disponibile il nuovo mercatino dove potrete cercare o vendere strumenti usati in completa autonomia e che se vorrete potreste anche seguirmi su Instagram.
Buona visione  e buona lettura a tutti voi.

 

 

DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE

 

Modello BLASER B2 2,5-15×56 iC
Ingrandimento 3-24 x
Diametro effettivo (mm) 25.4-56
Pupilla di uscita (mm) 9.8 – 3.7
Estrazione pupillare (mm) 90
Composizione ottica N.D.
Compensazione diottrica -3 / +2
Campo reale di vista a 1000 m in metri 16-2.6
Regolazione parallasse 100 m
Reticolo 4 A in fibra ottica
Posizione del reticolo secondo piano focale
Regolazione per click  1 cm -100 m
Campo di regolazione altezza/lato fino a 100 m +-125 / +-60 cm
Campo di regolazione dell’altezza con QDC+ 80 – 100 cm
Illuminazione del reticolo si
Impermeabilizzazione 4 metri
Riempimento in azoto si
Dimensioni (mm) 317 mm
Peso senza e con guida interna (g) 800-/825
Prezzo (Euro Iva Inclusa – Agosto 2022) 2255
Garanzia 10 anni su ottica e meccanica e 2 sulla elettronica
Sito di riferimento https://www.blaser.de/it/

 

 

ACCESSORI IN DOTAZIONE

Il Blaser B2 arriva all’interno di una scatola di cartone nero. In dotazione sono presenti: il manuale multi-lingua delle istruzioni, una custodia morbida per il trasporto. All’interno della piccola confezione che contiene il manuale troverete anche un panno per la pulizia delle ottiche, la conferma di acquisto e le chiavi per la regolazione del cannocchiale.

FIG.1 – Il cannocchiale da puntamento BLASER B2 2,5-15×56 iC sulla scatola in dotazione

 

ACCESSORI OPZIONALI

 

BLASER B2 FLIP COVER OBIETTIVO

È un tappo copri obiettivo che si può lasciare montato anche con l’adattatore per i clip-on.

BLASER ATTACCHI CM 56 / CM 62

Sono gli attacchi disponibili per i formati 2-12×50 iC e 2,5-15×56 iC che consentono il collegamento dei clip-on. La loro particolare forma evita di smontare la “flip cover”.

 

MONTAGGIO SULLA CARABINA

Come tutti i cannocchiali Blaser, anche in questo caso, è presente la guida interna. Blaser ci ha fornito un attacco scina che è stato utilizzato sulla carabina R93 in .308 del mio collaboratore Marco Isabella. I serraggi sono stati effettuati con chiave dinamometrica per la distribuzione uniforme delle tensioni. Blaser consiglia una coppia di serraggio max di 3 Nm oltre a raccomandare l’uso di un frena filetti a media resistenza per assicurare una connessione forte. Per motivi di recensione e riconsegna questa operazione non è stata effettuata. Il primo azzeramento è stato ottenuto con uno strumento da banco.  La prova di tiro al campo è stata effettuata su un bersaglio posizionato a 100 metri. Come sempre sono state adoperate cartucce ricaricate.

FIG.2 – L’attacco fornito da Blaser per il collegamento alla carabina Blaser di Marco


MECCANICA E SISTEMA DI MESSA FUOCO

La serie B2 è disponibile in tre formati: 1-6×24 iC, destinato alla caccia in battuta, il 2-12×50 iC per la caccia dall’altana e il luminoso e potente 2.5-15x56iC, ottimo anche per il tiro a lunga distanza. La loro caratteristica principale è la compattezza. Il modello oggetto del test è lungo circa 34 centimetri pesa 1070 grammi (con l’attacco collegato, la batteria e i tappi copri ottiche).  I cannocchiali B2 sono stati progettati espressamente per l’utilizzo con i clip-on. Il loro design evita che il baricentro (con clip-on montato) si sposti troppo in avanti.    Il corpo tubolare è unico ed è rivestito con una anodizzazione nera ben distribuita e anti-graffio.  Come anticipato, anche il BLASER B2 2,5-15×56 iC è equipaggiato con la collaudata guida interna ma è predisposto per essere utilizzato anche con anelli standard da 30 mm. Lo spazio di montaggio è più che sufficiente per garantire un buon bilanciamento.

FIG.3 – Il cannocchiale da puntamento BLASER B2 2,5-15×56 iC è decisamente compatto

Il BLASER B2 2,5-15×56 iC è molto robusto, è riempito in azoto, ottimizzato con O-Ring interni ed è in grado di resistere a una immersione in acqua sino a quattro metri di profondità. La cura prestata nei confronti di questo nuova serie si nota anche nei piccoli particolari, come ad esempio il sistema di bloccaggio del tappo copri-ottiche, con tre piccole calamite che si fissa con sicurezza alla campana, evitando disallineamenti.

 

Selettore di ingrandimento

L”intervallo di ingrandimento è mosso da una ghiera abbastanza grande, protetta da una armatura zigrinata.  È stato utilizzato uno spessore che facilita la rotazione e migliora il grip anche con i guanti invernali. Il movimento è fluido e preciso, è ovviamente necessario fare un po’ di pressione in fase di rotazione dato che ci troviamo di fronte a un sistema impermeabilizzato. E ‘stato ottimizzato con O-Ring interni che evitano all’acqua di entrare. Sullo scafo ottico, ovviamente sono presenti le tacche di riferimento con l’intervallo di ingrandimento.: 2.5 – 4 -6 -8 -10-12-15.

FIG.4 – Un primo piano sulla ghiera che gestisce l’intervallo di ingrandimento

 

Regolazione delle diottrie per il reticolo

Il reticolo è stato inserito sul secondo piano focale e che quindi non varia dimensionalmente al variare degli ingrandimenti . La sua regolazione si attua tramite la ghiera gommata nei pressi dell’oculare. È possibile correggere -3 +2 diottrie. Come sempre, consiglio di tenere tutti e due gli occhi aperti in fase di regolazione per consentire alla vista di non sforzarsi e di non compensare la focalizzazione. Dopo la regolazione è utile guardare l’infinito ad occhio nudo per una ventina di secondi per poi osservare nuovamente nell’oculare.

 

Torrette

Il cannocchiale da puntamento BLASER B2 2,5-15×56 iC propone sul lato destro la torretta multi funzione che presenta l’interruttore rotativo a bilanciere per il controllo della illuminazione del reticolo. Questo formato beneficia anche della ghiera per la compensazione della parallasse. La torretta verticale ospita il sistema di aggiustamento del punto di impatto in elevazione. Entrambe le ghiere hanno una sensibilità di 1 Mil, quindi per ciascun click il punto di impatto si sposta di 1 centimetro a 100 metri. Sulla torretta dell’elevazione è un anello neutro ma è possibile installare la torretta balistica QDC+, che è ottimizzata con dieci ghiere intercambiabili con i riferimenti delle distanze di tiro, in funzione della curva balistica del proiettile

La torretta sul lato d sinistro consente l’aggiustamento del reticolo lateralmente (in brandeggio) con il classico 1 click pari a 1 cm a 100 metri. Tutte le torrette sono molto robuste e quelle che lo necessitano protette da tappi metallici zigrinati.

FIG.5 – Un particolare sulle torrette del Blaser B2

Regolazione della parallasse

FIG.6- Regolazione della luminosità del reticolo e della parallasse, tutte e due situati sulla torretta di destra

La compensazione della parallasse si regola dai 50 metri sino all’infinito con i seguenti step: 50-100-200-300 metri e infinito.  Per modificare la parallasse è sufficiente ruotare la ghiera di regolazione sul lato destro del cannocchiale da puntamento, alla distanza di destinazione appropriata. Nel caso in cui la distanza non sia nota, si dovrà ruotare l’anello sino a quando il bersaglio non sarà perfettamente visibile. (regolabile da 50 metri a infinito, con valori indicati in corrispondenza dei 50, 100, 200, 300 metri), laddove invece l’1-6×24 e il 2-12×50 hanno parallasse fissa a 100 metri.

QDC + Quick Distance Control

Questo sistema è acquistabile nel kit specifico e consente di regolare il punto di impatto a diverse distanze di impiego senza contare i clic. È adatto ai formati B2 2-12×50 iC e B2 2.5-15×56 iC.
Sono presenti dieci anelli balistici con indicazioni della distanza. Sarà sufficiente selezionare l’anello balistico specifico conoscendo ovviamente la velocità della volata e il coefficiente balistico della combinazione arma/munizione oppure i valori di caduta del proiettile alle varie distanze che sono forniti dal costruttore.
È anche avverabile selezionare l’anello adatto sparando a intervalli di 100 m. Per fare questo è necessario contrassegnare sull’anello graduato neutro la posizione del clic corrispondente allo sparo di tarature delle relative distanze. Poi confrontare i click sulla tabella balistica per scegliere l’anello più’ adatto. Ovviamente l’unità QDC+ è progettata per una distanza di taratura a 100 metri.

FIG:7 – Gli anelli balistici del QDC

Come funzionano gli anelli balistici?

Sono dotati di tacche di riferimento da QDC+1 a QDC +10. Nel manuale sono presenti due tabelle, con due modalità di visualizzazione riguardo la caduta del proiettile.

  1. Caduta del proiettile sul bersaglio in centimetri
  2. Impostazione in clic se sparato con intervalli di 100 m o si è in possesso dei dati ottenuti da un calcolatore balistico.

Gli anelli sono contrassegnati con i numeri da 1 a 5 che coincidono alle distanze comprese tra 100 e 500 metri. Per le distanze sino a 300 m sono presenti delle marcature aggiuntive con incrementi di 50, mentre per le distanze da 300 metri sono stati inseriti valori intermedi di 25.

Per sostituire l’anello adatto è necessario togliere il coperchio e tirare l’anello zigrinato verso il basso.

FIG.8 – In questa immagine è visibile l’anello neutro di serie

 

Utilizzo degli anelli balistici

L’unità QDC+ presenta posizioni di blocco a 100 m e a “4 High”, ossia 4cm di tiro alto a 100 metri. Oltre a ciò è presente una battuta di arresto nella posizione a 100 metri per orientarsi in tutta sicurezza anche al buio. La tacca della scala sotto il QDC+ diviene visibile solo quando si solleva la torre di blocco.

La posizione “4 High”

La posizione “zero” della QDC+ corrisponde a una taratura a 100 m dell’arma. Se si sblocca e ruota di 4 clic, l’arma può essere regolata sulla distanza ideale di taratura, ossia la distanza alla quale la traiettoria del proiettile interseca la linea di mira per la seconda volta. Il proiettile quindi non si muoverà più di 4 cm dalla linea di mira. Impostando la “GEE”” ossia “la distanza ideale di taratura” è possibile sparare sino alla distanza raccomandata indicata sulle cartucce senza alcuna correzione del punto di mira e soprattutto senza che vi sia una deviazione verticale di più di 4 cm consentendo un tiro pulito a distanze abbastanza comuni.

 

Reticolo illuminato

Il cannocchiale da puntamento BLASER B2 2,5-15×56 iC S ha un reticolo illuminato di tipo “4A” in fibra ottica che, come già evidenziato, è inserito sul secondo piano focale. È alimentato da una batteria CR2032 e il controllo del punto rosso si trova sul lato destro del tubo centrale. Se non si è dotati di un’arma con funzione Ic (Illumination Control), l’illuminazione può essere regolata direttamente tramite la ghiera. Quando la massima luminosità sarà raggiunta il punto rosso lampeggerà due volte.  Ovviamente, anche la serie B2 è dotato di sensore di movimento e di inclinazione che consente di far spegnere l’illuminatore per risparmiare energia. Questo accade quando è inclinato di 80 gradi verso l’alto e il basso o con una rotazione di 60 gradi laterale. Si spegne anche dopo dieci minuti.

Sfruttando un’arma dotata di Ic (non quella utilizzata nel test) si attiva rapidamente armando l’otturatore. Nel caso in cui la batteria stia per esaurirsi si noterà un lampeggio per tre secondi

 

Accoppiamento con arma dotata di funzione IC

Come anticipato, grazie a un sensore nell’oculare si rileva la posizione della leva di armamento che attiva e disattiva l’accensione del reticolo. È possibile accoppiarlo all’arma chiudendo l’otturatore, disarmando l’arma. Tenendo ferma la carabina orizzontalmente e non inclinata. A tal punto si spegnerà a mano l’illuminatore.  Per accoppiarlo sarà sufficiente accendere l’illuminatore per tre volte e spegnerlo di nuovo solo due volte in modo che l’interruttore rotativo sia acceso. Si dovrà attendere che il punto luminosi lampeggi e poi armare l’arma. Per confermare si dovrà spengere l’illuminazione una volta. È ovviamente possibile cancellare l’accoppiamento.

 

OTTICA

Obiettivo

L’obiettivo da 56 mm di diametro è composto con vetro acromatico ad alto contrasto, non è stata dichiarata la presenza di vetro a bassa dispersione. Le immagini sono brillanti, nitide e contrastate e ho notato una tonalità virata verso il caldo.

FIG.9 – Un primo piano sull’obiettivo da 56 mm di diametro

Trattamento antiriflesso

Le lenti di questo cannocchiale beneficiano di un trattamento multi-strato su ogni superficie e del sistema Smart Lens Protection (SLP) – rivestimento idrofobico delle lenti. E’ garantita una trasmissione dell’intero treno ottico tra il 94/ 92 % (diurno – crepuscolo). Per tale motivo nella migliore delle situazioni soltanto il 6% della luce non attraversa le lenti ma è riflessa. .

 

Oculare

L’oculare fornisce un campo di vista lineare (a 100 metri) compreso 16 – 2,6 mm.  L’estrazione pupillare di 90 mm è ottimale per gestire la maggior parte dei calibri presenti sul mercato. È possibile, inoltre, ottimizzare l’oculare con il tappo dotato di sistema IC come spiegato poc’anzi che oltre a proteggere la lente da graffi e altri è in grado di far attivare e disattivare il reticolo illuminato.

 

Pupilla di uscita

Anche in questo modello, la pupilla di uscita varia al variare degli ingrandimenti 9,8 – 3,7 mm perché la sua costruzione per mantenere un campo apparente ottimale prevede la diminuzione del diametro frontale. Di fatto un obiettivo da 56 mm a 2.5x dovrebbe possedere una pupilla di uscita di 22.4mm. La luce diffusa ai bordi è modesta a 2.5x e ovviamente inizia a mostrarsi oltre i 10x. Non c’è tunneling apprezzabile e la variazione dell’estrazione pupillare attraverso l’intervallo di ingrandimento è impercettibile.

FIG.10 – un particolare sulla pupilla di uscita ai bassi ed alti ingrandimenti

 

ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

Questa è una media dettata dall’analisi delle aberrazioni su tutto l’intervallo di ingrandimento.

Aberrazione cromatica

L’aberrazione cromatica è assente nelle normali condizioni di illuminazione sino a circa 8 x, poi si percepisce un po’ di alone verde giallo- viola intorno ai soggetti in controluce. E’ ovvio che ci sia e non è un difetto ma una conseguenze intrinseca di un progetto complesso ma non apocromatico.

FIG.11 – La peggior situazione in cui potevo sottoporre il B2: gazebo bianco, controluce, illuminando dal sole delle 14 di pomeriggio. Si nota un po’ di aberrazione cromatica  (violetta-verde sul contorno delle immagini) che spesso è visibile in maniera identica in prodotti dal prezzo superiore. Ottimo test per verificare il cromatismo residuo di un’ottica terrestre

Cromatismo laterale

Il cromatismo laterale aumenta leggermente verso il bordo, rimanendo sempre piacevolmente contenuto.

Curvatura di campo

Il campo di vista è quasi totalmente piatto sino al bordo, si nota solo un po’ di degrado verso l’85% dal centro del campo.

Distorsione angolare

La distorsione angolare a cuscinetto è minima quasi impercettibile e si nota un po’ di effetto “palla rotolante” nel panning a destra e sinistra. Vedesi glossario di Binomania

 

 

 

TEST CON USAF CHART A 35 METRI

Riguardo la USAF CHART potete verificare voi stessi l’ottima qualità di questo cannocchiale da tiro che ai massimi ingrandimenti mostrava un ottimo dettaglio anche si percepisce un po’ di aberrazione cromatica nelle zone contrastate tra nero e bianco.

FIG.12 – Test effettuato con la USAF CHART situata a 35 metri di distanza. Ottimo il dettaglio visibile a 15X

 

 

PRESTAZIONI AL CAMPO DA TIRO

Per quanto riguarda le due giornate al campo da tiro per il test pratico posso confermare di aver apprezzato sia la qualità ottica sia la precisione meccanica. Otticamente seppur non abbia lenti a bassa dispersione è nitido e contrastato, il potere risolutivo di un’ottica da 56 mm  si può esprimere solo a 35-37x ma a 15 è un ottimo compromesso tra la luminosità della pupilla di uscita e la risolvenza. Il reticolo inoltre grazie alla sua posizione sul secondo piano focale non varia le dimensioni all’aumentare dell’ingrandimento. , posto sul secondo piano focale, non cambia di dimensione al variare dell’ingrandimento. Da un punto di vista meccanico i click non hanno giochi e i movimenti sono precisi e ben definiti sia in deriva che in elevazione.

FIG.12 – Il sottoscritto durante il test al campo da tiro

 

Molto curata anche la forma e il profilo delle ghiere presenti sulle torrette con diametri e forme differenti cosi come la godronatura a losanghe dei tappi copri-torrette.  Ben sfruttabile il reticolo con un punto rosso regolabile in luminosità molto intuitivo e senza alcun sfrangiamento anche ad alti ingrandimenti. (Di notte, attenzione, potrebbe dipendere dal vs astigmatismo) cosi come il sistema QDC + che consente una ottima taratura senza particolari compromessi

La lunghezza focale di questo cannocchiale che presenta un tubo ottico più corto di circa 40 millimetri rispetto a parte della concorrenza, consente di sfruttare un baricentro ottimale anche quando si montano i clip-on.  Ci sarà modo di parlarne tra un paio di settimane proprio nel test dei clip-on della Liemke che sto testando su questo cannocchiale

Da un punto di vista ottico-meccanico, inoltre, la riduzione della lunghezza focale consente un minor spostamento delle lenti mobili che comporta non solo una miglior precisione meccanica ma anche un punto di impatto più preciso al variare degli ingrandimenti.

FIG.12 – Marco Isabella durante il test al campo da tiro

USO CREPUSCOLARE

Nell’utilizzo crepuscolare, un paragone con un cannocchiale da puntamento al Top della Gamma ha dimostrato l’ottima trasmissione luminosa del Blaser soprattutto in questo formato da 56 mm di diametro. La differenza di percezione dei dettagli era di pochissimi minuti e di certo non era proporzionale dalla differenza di prezzo.

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Progetto concepito per l’utilizzo con i clip-on
  • Qualità meccanica e cura dei particolari
  • Sistema ODC+
  • Precisione delle torrette
  • Range di ingrandimento totalmente sfruttabile

 

 

Difetti

  • Aberrazione cromatica visibile in alcune occasioni
  • Prezzo, ovviamente, non per tutti.

IN SINTESI

Ho apprezzato particolarmente questo cannocchiale da puntamento. L’idea dei progettisti di Blaser di pensare al futuro- che prevederà maggiormente l’uso dei clip-on termici- si è rilevata ottimale. Certamente creando un sistema così compatto ci poteva essere il rischio di mostrare maggior aberrazione cromatica o coma  e astigmatismo, tuttavia la progettazione di un treno ottico ottimale nell’uso pratico ha limitato la maggior parte dei problemi. Il B2 si è rilevato un ottimo compagno sia al campo da tiro sia al crepuscolo dove a bassi ingrandimenti non ha mostrato di cedere tantissimo rispetto a un prodotto al Top della Gamma utilizzato . La cura dei particolari e gli accessori acquistabili separatamente sono l’ennesimo segno della cura dei progettisti nei confronti di questa gamma di cannocchiali da puntamento, che sono il perfetto connubio per la serie Liemke che vi anticipo sto testando da qualche giorno.

FIG.13 – Marco Isabella, divertito dopo la giornata trascorsa al campo da tiro

PREZZO E GARANZIA

Il prezzo suggerito da per Blaser Italia per il mese di Marzo del 2023 è di € 2255  IVA INCLUSA . Questo cannocchiale da puntamento beneficia di dieci anni di garanzia.

RINGRAZIAMENTI

Io ringrazio Elia Moser di  Blaser GROUP SRL per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test e ovviamente Marco Isabella per la preziosa collaborazione.

 

DISCLAIMER

“Termicienotturni.it” è un progetto editoriale di Piergiovanni Salimbeni – Giornalista Indipendente. I prodotti testati non sono in vendita, sono restituiti dopo la visione e non percepisco nessuna percentuale sulla eventuale vendita del modello recensito. Blaser GROUP SRL ha inviato il prodotto in visione, lasciandomi libero di citare le mie impressioni imparziali come è dovere di ogni giornalista.

Per informazioni, aggiornamenti dei prezzi e novità è possibile contattare direttamente Blaser, utilizzando il banner qui in basso.

 

 

Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it  dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.