ZEISS DTI 6 – Finalmente ho provato questo nuovo e interessante visore termico modulare. Caratteristiche, pregi e difetti

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PREMESSA

Nel mese di agosto del 2022 presentai ai lettori di termicienotturni.it, un editoriale con le prime informazioni riguardanti il visore termico da osservazione ZEISS DTI 6. Dopo vari mesi di attesa, finalmente, il DTI/6 è disponibile al pubblico. Per questo motivo, grazie alla collaborazione di Bignami, distributore ufficiale dei prodotti ZEISS in Italia, ho avuto la possibilità di testare sul campo un esemplare ZEISS DTI 6 dotato sia del modulo ottico da 40 mm sia del modulo ottico da 20 mm. I prezzi ufficiali suggeriti da Bignami sono di 5159 euro per il DTI 6/40 e di 4839 per il modello DTI 6/20.

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CARATTERISTICHE TECNICHE

Modello ZEISS DTI 6/20 ZEISS DTI 6/40
Diametro 20 mm 40 mm
Apertura focale F 1.0 F 1.0
Ingrandimento ottico 1.5x 3x
Zoom digitale 10x con passi da 0,1 -1,0 10x con passi da 0,1 -1,0
Campo di vista lineare (°) 22 x 16 11 x 8.2
Pixel Pitch 12 micrometri 12 micrometri
Sensore (px) 640×480@12μm 640×480@12μm
NETD N.D.  N.D.
Display (px) AMOLED 1024 x 768 AMOLED 1024 x 768
Frequenza delle immagini 50 Hz 50 Hz
Batteria Ioni di Litio  – 6.5 ore di durata Ioni di Litio  – 6.5 ore di durata
Wi-Fi
Palette colore White Hot, Black Hot, Red HOT, Rainbow, Night-Eye e Utente 1-3 White Hot, Black Hot, Red HOT, Rainbow, Night-Eye e Utente 1-3
Registrazione video e foto  Sì
Memoria integrata da 16 Gb integrata da 16 Gb
Percezione dettaglio termico 1000 m ( 1.8m x 0.6 m) 2000 m (1,8 m x 0.6m)
Impermeabilizzazione Sì, IP65 Sì, IP67
Test di caduta (m) N.D. N.D.
Temperatura di esercizio (°)  da – 20 sino a + 50
Dimensioni (mm) 230x62x68 228x69x73
Peso dichiarato (g) 690 755
Prezzo (Redolfi RA SPORT  – Maggio 2023) (Euro) 4839 5159
Distributore per l’Italia www.bignami.it www.bignami.it

DOTAZIONE DI SERIE

Il visore termico Top di Gamma di casa Zeiss arriva in una scatola di cartone bianco al cui interno è presente un blocco rettangolare di spugna che accoglie il visore termico dentro la sua custodia morbida, impermeabile e antigraffio.  In un vano laterale sono presenti la  batteria, la tracolla in neoprene per il trasporto del visore, la cinghia per il trasporto della custodia, un panno per la pulizia delle ottiche, una guida rapida multilingua,  la scheda di garanzia, le avvertenze di sicurezza e il documento EULA.

E’ poi consultabile un piccolo fascicolo con una dichiarazione di Zeiss riguardante la produzione “Made  in Germany “del prodotto che è così specificata: “developed, designed and hand crafted – sviluppato, progettato e realizzato a mano” e la presenza del nuovo algoritmo ZSIP PRO (ZEISS Smart Image Processing Pro).

ACCESSORI OPZIONALI

E’ possibile acquistare separatamente anche i moduli ottici per beneficiare di un sistema polivalente: l’obiettivo da 20 mm costa 639 euro mentre l’obiettivo da 40 mm costa 969 euro.  Con circa 145 euro, inoltre,  si acquista una batteria di scorta  mentre per circa 85 euro si potrebbe beneficiare della stazione di ricarica.

FIG.1 – I due obiettivi da 20 mm e da 40 mm

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

 

Il visore termico ZEISS DTI 6 è stato completamente progettato e assemblato con dovizia in Germania  sia per quanto riguarda la  scelta dei componenti sia per ciò che concerne la cura dei particolari.  Il cuore elettronico è  protetto da un  scafo robusto ed ergonomico ottimizzato con  forme e trame differenti. In alcune zone  i progettisti hanno optato per una  armatura di gomma. La mia bilancia elettronica ha stimato un peso – con l’obiettivo da 40 mm ,  i tappi e la  batteria – di 752 grammi che diventano 690, montando il piu’ piccolo grandangolare da 20 mm. E’ lungo circa 230 mm, calcolate, però, che con il modulo da 20 mm risparmierete qualche millimetro. E’ impermeabilizzato e beneficia di una temperatura di utilizzo compresa tra − 20°C | + 50°C (- 1°F | + 122°F). Ci sono due occhielli che consentono l’utilizzo di una comoda tracolla di derivazione “binoculare”. Le loro dimensioni scongiurano facili rotture nell’utilizzo sul campo.

FIG.2 – In questa immagine è ben visibile la porta Micro USB-C

Nella parte inferiore sono state inserite la filettatura da 1/4 per il collegamento alle piastre fotografiche e la batteria estraibile dotata di un sistema di bloccaggio di sicurezza.  Sul lato sinistro si nota il coperchio impermeabilizzato da cui si accede alla porta micro USB-C che serve per la ricarica della batteria e per il trasferimento dei dati.  Lateralmente ci sono due ampie zone zigrinate metalliche che ritengo possano migliorare la stabilità della presa ma anche per disperdere maggiormente il calore provocato dai componenti elettronici e dalla batteria.

La zona dei comandi è disposta nella parte superiore dello scafo ottico ed è stata progettata con la filosofia “Ergo Balance” di Zeiss che prevede la creazione di pulsanti confortevoli e adatti anche ai mancini. Il “ponte di comando” è composto, infatti, da un pulsante per l’accensione e lo stand-by, da una ghiera ruotale che consente di zoomare con rapidità oltre a navigare nel menu, e da due pulsanti per la gestione dei menu e delle palette. Nel paragrafo specifico vi darò’ maggior informazioni a riguardo.

FIG.3 – Ben progettata la zona dei pulsanti sullo ZEISS DTI 6, di forme e trame differenti con una grande manopola zigrinata per la gestione dello Zoom e la navigazione nel menu

Si nota sul campo quanta cura sia stata data alla posizione dei pulsanti e alla loro forma. Tutti i pulsanti, infatti, sono di forma differente con trame differenti, il tasto accensione è stato volutamente allontanato dagli altri tasti funzione e la ghiera si trova facilmente anche al buio, le dimensioni, inoltre, sono sufficienti per l’utilizzo con i guanti invernali.

FIG.4 – Un primo piano su una delle due griglie che penso possano sia avere funzioni “ergonomiche” che per agevolare il raffreddamento del sensore

Il sistema di messa a fuoco  è  preciso ed è integrato nella campana dell’obiettivo. I movimenti sono fluidi con la giusta tensione che evita spostamenti accidentali durante l’utilizzo. La prova di raggiungimento del punto di fuoco “Snap test” passando dalla posizione intrafocale e extra focale è tra i migliori provati.

La regolazione delle diottrie dell’oculare avviene girando la ghiera liscia nei pressi del paraluce, personalmente avrei apprezzato che fosse zigrinata per aumentare la presa ma sul campo è risultata abbastanza funzionale, tranne con le dita sudate.

Nei pressi del pulsante di accensione è stato inserito anche un LED che attesta il valore della carica  durante l’utilizzo, in fase di stand-by e con il visore spento. In linea di massima se è di colore verde, la carica è costante, se è rosso è in carica se è di colore blu, la carica è insufficiente o la batteria non è stata inserita.

OTTICA

Uno dei vari pregi di questo visore termico da osservazione di alta qualità è la possibilità di utilizzare due obiettivi. Il modello “grandangolare” si avvale di un obiettivo da 20 mm di diametro aperto a F/1 con un campo visivo di 38 m a 100m e un angolo di visione di 22°x16°, il range di utilizzo è di 1000 metri. Il modulo piu’ risolvente, invece, ha un diametro di 40 mm è sempre aperto a F/ 1.0 ha un campo di 19 m a 1000 m e inquadra un campo di 11×8° , Con il modulo da 20 mm l’ingrandimento ottico nativo è di 1.5x sino a 10x con incrementi con intervallo compreso  tra 0.1x – 1.0x, con il modulo da 40 mm l’ingrandimento nativo è di 3x con un ingrandimento zoom digitale massimo pari a 10x. Stranamente l’obiettivo da 20 mm è impermeabilizzato con grado IP65, mentre il 40 con grado IP67.

FIG.5- Un primo piano sull’obiettivo di Germanio da 40 mm di diametro

 

Entrambi si avvitano tramite una filettatura con passo M45. Seppur – come vedete nella FIGURA.6, – l’otturatore sia chiuso – è necessario  fare il cambio dell’obiettivo con il visore termico spento, in un ambiente chiuso , in assenza di polvere, umidità e pioggia per evitare infiltrazioni. Conoscendo le esigenze di molti appassionati so che faranno senz’altro il cambio ottica sul campo, consiglio quindi di effettuare l’operazione tenendo il visore termico in verticale per evitare meno infiltrazioni di sabbia e polvere…(ma ripeto, Zeiss lo sconsiglia). Gli obiettivi sono “Designed by Zeiss e Assembled in China”. Inutile stare a discutere di questa decisione, visto che la Cina è la piu’ grande produttrice di ottiche al germanio di alta qualità.

FIG.6 – La zona dell’otturatore che dove si innestano gli obiettivi non è ovviamente impermeabili

 

Lunghezza focale 20 mm 40 mm
Apertura f/1.0  

f/1.0

Campo visivo a 100 m (yds) 38 m 19 m
Angolo di visione obiettivo 22° x 16° 11°x 8 °
Range 1000 m 2000 m

 

OCULARE E DISPLAY

L’oculare  è tra i migliori che ho testato ed è composto con alcune componenti simili  utilizzati per la costruzione degli oculari dei binocoli Zeiss serie Victory . Il suo pregio principale è di consentire una corretta e ampia inquadratura del display  integrato nel visore termico che ha una risoluzione di  1024 x 768 pixel con una frequenza di fotogrammi sullo schermo di 50 Hz. Il campo di vista fornito dall’oculare è decisamente grandangolare  e questo ha consentito la creazione – come leggerete – di un menu inferiore scorrevole di altissima definizione con grandi icone e testi molto ben leggibili. Anche  il display è ottimo, di tipo AMOLED, le immagini sono nitide, contrastate e grazie all’ottimo intervallo di regolazione è praticamente attuabile adattarlo al proprio confort visivo o alle condizioni ambientali di utilizzo sul campo. In tale caso si nota la capacità di Zeiss di costruire componenti ottiche di alta qualità.

FIG.7 – L’oculare è forse il piu’ comodo e rilassante tra i vari visori termici che ho testato
DATI TECNICI DEL DISPLAY E DELL’OCULARE
Risoluzione 1024 x 768
Frequenza fotogrammi dello schermo 50 Hz
Tipo di schermo HD AMOLED
Ingrandimento ottico 3
Zoom digitale massimo 10x

Il paraluce è morbido, confortevole ed estraibile. si ritrae in rotazione come nei binocoli. Ritengo che i possessori di binocoli Zeiss apprezzeranno questa soluzione.

ZSIP PRO – ZEISS SMART IMAGE PROCESSING

 

Penso sia interessante dare risalto, seppur rapidamente,  allo “ZSIP”. Tale acronimo significa  “ZEISS Smart Image Processing” e serve per denominare un algoritmo proprietario di elaborazione delle immagini sviluppato da ZEISS che ottimizza le immagini termiche dal sensore in un processo  che avviene in tre fasi.
Il nuovo algoritmo progettato in maniera autonoma da Zeiss consente di ridurre il rumore, ottimizzare il contrasto e rendere le immagini piu’ nitide, questo avviene non solo sfruttando il sensore da 640×480 pixel ma utilizzando anche un ottimo display e un oculare che deriva dai binocoli Zeiss.

Il pregio dello ZSIP si verifica sul campo, quando ci sono grandi differenze tra la temperatura del cielo e l’animale inquadrato. ad esempio osservando un rapace in volo. La maggior parte degli algoritmi precedenti allo ZSIP non erano in grado di compensare queste differenze e spesso era impossibile compiere delle correte identificazioni. Per evitare in parte il problema era necessario spostare rapidamente l’angolo di visione del visore termico verso terra lasciando solo una piccola parte di cielo nel campo del visore termico. Con lo ZSIP invece le immagini rimangono contrastate anche nel caso ci siano grandi differenze di temperatura.

 

Ma come funziona?

Piu’ specificatamente è possibile suddividere il lavoro dell’algoritmo in tre fasi:
Nella prima fase l’algoritmo elabora il segnale proveniente in uscita dal sensore per abbassare il rumore e rendere l’immagine piu’ stabile e leggibile, nella seconda fase l’immagine è divisa in diverse sezione per ottimizzare il contrasto sia dinamico che locale e ogni sezione è ottimizzata in maniera individuale rispetto al contrasto per adattarsi l’una all’altra.
Nella fase di elaborazione finale si ottimizza la nitidezza in modo intelligente per rendere ben visibili anche le strutture e i dettagli piu’ piccoli. Questo provoca una immagine ben ottimizzata in tutte le situazioni con contrasti netti e dettagli invisibili su un fondo scuro.

 

SENSORE

Il sensore del DTI 6 fornisce 640×480 pixel con un pixel pitch di 12 micron . Il valore NETD non è dichiarato. E’ tra i sensori piu’ risolventi nel settore commerciali ma non il piu’ risolvente. Non ho purtroppo trovato altri dati a  riguardo, compreso il valore NETD. 

 

MEMORIA

Per quanto riguarda l’archiviazione dei dati è stato fatto uso di una memoria integrata da 16 Gb. Dopo aver analizzato filmati e foto, vi posso confermare che mediamente una immagine pesa, in media 60 Kb ,mentre un video (sono generati file da 640×480 px) di 30 secondi pesa meno di 4 Mega Byte. Per tale motivo sarà possibile salvare centinaia di video e fotografia senza problema alcuno, ricordando che il trasferimento di esse potrà avvenire sia tramite cavetto USB-C sia tramite l’APP Zeiss HUNTING.

BATTERIA

Per lo Zeiss DTI 6 i progettisti hanno optato per una batteria estraibile agli ioni di litio che consente una autonomia media di 6.5 ore. Si ricarica rapidamente dalla porta USB-C o attraverso il caricabatterie acquistabile separatamente. Acquistando una ulteriore batteria con una spesa inferiore ai novanta euro è possibile avere una ottima autonomia anche nei periodi invernali. Durante il mese di maggio, con temperature serali comprese tra 10 e 12 gradi e con un utilizzo intenso (Wi-Fi attivato e vari test riguardanti le impostazioni)  l’ho scaricato in circa 5 ore, quindi mi pare che quanto dichiarato possa corrispondere alla verità.

FIG.8 – Il coperchio del vano batteria è impermeabilizzato ed è presente un rapido sistema per la estrazione della stessa


FUNZIONAMENTO RAPIDO DEL VISORE TERMICO 

Questo visore termico è pronto a funzionare in circa 20 -25 secondi non è quindi tra i piu’ rapidi. Come ho anticipato fattori molto apprezzabili sono la conformazione e posizione dei pulsanti e l’eccellente menu, che si è dimostrato molto intuitivo e utilizzabile senza leggere il manuale. E’ presente la lingua italiana. Pubblico qui di seguito  le varie impostazioni.

Pulsante Stato di funzionamento Pressione rapida Pressione prolungata
Pulsante accensione
  • ON
  • OFF
  • Calibrazione
 Calibrazione
  • Spegnimento
  • Attivazione
Manopola centrale
  • Zoom
  • Spostarsi nel menu
Ruotare a destra per muoversi verso destra o in basso

Ruotare a sinistra per muoversi verso sinistra o in alto

 

 

 

 

Pulsante quadrato
  • Entrare nel menu
  • Conferma
Menu Uscita menu
Pulsante  rotondo
  • Palette
  • Video e foto
Cambio Palette

Scatto fotografia

Ripresa video

 

Fotografia e registrazione video

OPZIONI DEL MENU

Firmware  2.12.2

MENU RAPIDO (rapida pressione tasto M)

 

  • Uscita
  • Contrasto da 1 a 9
  • Luminosità da 1 a 9
  • Colore: Bianco caldo, Nero caldo, Arcobaleno, Occhio notturno, Utente 1, Utente 2, Utente3
  • Scena : Universale, Nebbia, Rilevare, Identificare
  • Connettività: acceso, spento
  • Galleria: visualizzare e cancellare immagini e video
  • Impostazioni avanzate si accede al sottomenu

Impostazioni avanzate

  • Profilo: da 1 a 5 profili registrabili
  • Calibrazione: auto e manuale
  • GPS: attivato disattivato
  • Menu dispositivo: obiettivo, pausa, linguaggio, data, tempo, formato, formato orario, Led di stato, autospegnimento
  • Accoppiamento: per il collegamento allo smartphone
  • Ripristina: formatta memoria, reset di fabbrica

 

FUNZIONI PRINCIPALI

Come anticipato il menu è di facile utilizzo ma decisamente completo, è, infatti, possibile regolare la luminosità e il contrasto, le impostazioni delle palette compresa la personalizzazione delle modalità cromatiche, inoltre, sono già state pre-impostate quattro modalità scena, la universale (che ho preferito nelle osservazioni generiche), la modalità nebbia, la “rileva” e la “identifica”.
Le palette colore non sono molte ma sono decisamente tutte funzionali, le riassumo qui di seguito

White Hot – Bianco Caldo Aree fredde visibili in nero, aree calde visibili in bianco
Black Hot – Nero Carlo Aree  fredde visibili in bianco, aree calde visibili in nero
Red Hot – Rosso Caldo Aree fredde visibili in nero e calde in bianco, le aree piu’ calde sono visualizzate con i colori da giallo a bianco
Rainbow – Arcobaleno Aree fredde visualizzate nei colori da nero a blu, quelle calde visibili nei colori da giallo a bianco
Night-Eye – Occhio notturno Aree fredde visualizzate scure, aree calde visibili in giallo
Utente 1-3  Modalità cromatiche creato con la APP Zeiss Hunting

Ho apprezzato molto anche la possibilità di creare dei profili personalizzati che consentono di attare rapidamente le mie esigenze osservative, alla scena inquadrata e al soggetto. E’ una possibilità in piu’ che si va ad affiancare alle quattro modalità scena.

UTILIZZO  DELLA “APP”DEDICATA

Utilizzo dal giorno della presentazione l’applicazione ZEISS HUNTING sia per il calcolatore balistico sia perché per oltre un anno e mezzo ho compiuto un “test di durata del DTI 3) . Per questo motivo sono un utente abbastanza smaliziato riguardo le sue funzioni che reputo di facile comprensione e utilizzo. Anche lo ZEISS DTI 6 si può connettere sia tramite Bluetooth sia tramite WLAN . E ‘sufficiente attivare “connettività” nel menu principale e selezionare ON e OFF confermando con il tasto quadrato sotto la manopola. Se il vostro smartphone non fosse dotato di Bluetooth  si potrà selezione l’accoppiamento con la linea W-LAN. Per problemi pregressi consiglio di compiere il collegamento W-LAN in una zona dove non ci sono troppe W-LAN attivate. Attraverso l’APP ZEISS HUNTING, come potrete vedere nella video recensione, sarà possibile compiere decine di operazioni, compreso il Live Stream, la personalizzazione delle varie funzione e la visualizzazione delle foto e dei video realizzati.

 

IMPRESSIONI PRATICHE  SUL CAMPO

Come avrete letto ho osservato per circa due anni con un visore termico ZEISS DTI 3/35 per questo motivo pensavo di trovare qualche affinità passando al DTI 6. In realtà, ritengo sia un progetto totalmente nuovo. Le affinità, forse, piu’ che nella componentistica e nella navigazione del menu sono di tipo concettuale, nel senso che anche il DTI 6 è stato concepito per essere facilmente utilizzabile dai neofiti. Di fatto è molto ergonomico, rapido nella gestione delle funzioni basilari, adatto anche ai mancini e all’uso con i guanti invernali.

FIG.9 – Lo ZEISS DTI nella configurazione 6/20

Il nuovo algoritmo è  eccellente, si può notare il modo in cui applica rapidamente le correzioni automatiche sui soggetti e sulla scena.  Ho compiuto qualche osservazione di rapaci in volo, dei nibbi bruni che scendevano rapidamente verso i prati e confrontando con un paio di visori termici di alta qualità che ho in casa, lo Z EISS S mart I mage P rocessing  ha dimostrato di fornire in tempi rapidi una elaborazione della scena inquadra in maniera eccellente. Le immagini, inoltre, sono prive di trascinamenti i movimenti degli animali sono molto naturali e anche l’effetto “pixelizzazione ” ad ingrandimenti digitali è ben gestito.

Altro pregio dello ZEISS DTI 6 è la possibilità di acquistare separatamente un altro obiettivo. Se ad esempio acquistate il DTI 6 potrete comprare il modulo da 20 mm e viceversa. Ho trovato  il modulo ottico da 40 mm abbastanza risolvente per la  maggior parte delle identificazioni sino a 200-250 metri, dove il diametro unito all’ottimo algoritmo e al sensore ha mostrato immagini dettagliate di cervi e caprioli, ma comprendo che per certi genere di attività osservativa (censimenti, sorveglianza, selecontrollo) in taluni casi sia essenziale beneficiare di un campo di vista  molto ampio e ci0′ è egregiamente consentito dal modulo ottico da 20 mm che inquadra 38 m a 1000 metri.  L’unica avvertenza è di fare il cambio dell’ottica (come una comune Reflex) a visore termico spento e in un ambiente pulito, preferibilmente al chiuso. Diciamo che questo visore “modulare” potrebbe anche accogliere un successivo obiettivo da 50 mm e forse da 56 mm e in tal caso Zeiss avrebbe potuto trovare la ricetta giusta per accontentare la clientela piu’ esigente.

FIG.10 – Uno dei pregi dello ZEISS DTI/6 è la modularità

Seppur non sia stato utilizzato il sensore piu’ risolvente, devo ammettere che il nuovo algoritmo fornisce delle ottime immagini, molto bene leggibili e anche le quattro scene pre-impostate potrebbero essere sufficienti per la maggior parte delle condizioni di utilizzo medio, fatto salvo la possibilità di personalizzare ben cinque profili per luminosità contrasto, scene ed altro ancora.

Non sono presenti le classiche funzioni “Picture in Picture” e Hot tracking ma soprattutto la prima è ben sostituibile dall’eccellente sistema di zoom delle immagini che si può personalizzare per passi di ingrandimento, oltretutto a fine corsa si torna al massimo ingrandimento possibile. Il movimento di regolazione dello zoom è rapido e preciso e con il modulo da 40 mm ho osservato in tutta tranquillità al doppio e spesso al triplo dell’ingrandimento ottico nativo (3x) senza notare un grande effetto di pixelizzazione, grazie all’algoritmo che in tempo reale applicava una regolazione sulla immagine.

Nulla da eccepire riguardo la posizione dei pulsanti, la velocità di accesso al menu rapido che consente- anche sul campo- di apportare veloci regolazioni al visore termico. Ottimo anche il sistema di auto calibrazione che non ha mai fallito. Non ho avuto il piacere di testarlo per molto tempo ma posso confermare che nelle due settimane di utilizzo il software di gestione si è sempre rilevato stabile ed affidabile senza mai “freezarsi”. Eccellente anche l’oculare, penso tra i migliori che ho utilizzato, fornisce una visione molto ampia nitida e regolare e poco affaticante che dona una immagine molto reale della scena inquadrata, soprattutto se si osserva con le palette white hot o black hot.

 

FIG.11 – Questo visore è robusto e impermeabilizzato

REALE DISTANZA DI RICONOSCIMENTO

Come potrete vedere nelle immagini visibili nella videorecensione,  giudico lo ZEISS DTI 6 ottimo per la percezione dei dettagli di cervi, caprioli e cinghiali sino a 200-250 metri senza alcun problema. Per riconoscimento non intendo la mera rilevazione di calore che è prossima ai 2000 metri per il DTI 6/40 e a 1000 per il DTI 6/20 ma la percezione delle reali differenze tra un maschio di cervi o tra una femmina di cervo e un capriolo.

 

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Nuovo algoritmo Z EISS Smart Image Processing
  • Possibilità di cambiare i moduli ottici attualmente disponibili rendendolo valido sia per il campo aperto sia per la medio lunga distanza
  • Oculare mostra un ampio campo di vista
  • Ottimo display
  • Grande capacità di personalizzazione sia delle palette sia dei profili
  • Ergonomia perfetta sia per i mancini sia con i guanti invernali
  • Menu rapido e intuitivo
  • Ottima durata della batteria

Difetti

  • Non è dotato del sensore piu’ risolvente
  • Non è dotato dell’obiettivo piu’ grande disponibile attualmente sul mercato “commerciale”

 

FIG.12 – Gli appassionati del marchio, troveranno nel nuovo visore termico DTI6 un valido compagno di osservazioni

IN SINTESI

Ritengo che Zeiss piu’ che puntare sulla totale risolvenza di obiettivo e sensore abbia deciso di creare un visore termico da osservazione molto facile e efficace da utilizzare sul campo. E’ robusto, ben impermeabilizzato ed ergonomico con un menu molto intuitivo e la possibilità di cambiare le ottiche come in una reflex. Queste caratteristiche lo rendono  molto poliedrico e universale. Il nuovo sistema Z EISS Smart Image Processing, inoltre,  è un valore aggiunto nella maggior parte delle condizioni critiche dove altri sistemi cedono per nitidezza, contrasto e miglioramento della scena inquadrata. Eccellente anche l’oculare che fornisce un grande campo di vista e mostra in maniera egregia il display interno, anch’esso di alta qualità. La sua modularità potrebbe accogliere piu’ avanti un possibile obiettivo da 50-56mm?

PREZZI

I prezzi ufficiali suggeriti da Bignami sono di 5159 euro per il DTI 6/40 e di 4839 per il modello DTI 6/20

RINGRAZIAMENTI

Io ringrazio Achille Berti di Bignami SPA – distributore ufficiale dei prodotti ZEISS- per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test, lasciandomi libero di citare le mie impressioni personali sul campo.

DISCLAIMER

“Termicienotturni.it” è un progetto editoriale di Piergiovanni Salimbeni – Giornalista Indipendente. I prodotti testati non sono in vendita, sono restituiti dopo la visione e non percepisco nessuna percentuale sulla eventuale vendita del modello recensito.  Bignami mi ha inviato il prodotto in visione  lasciandomi libero di citare le mie impressioni imparziali come è dovere di ogni giornalista. Per informazioni su sconti, promozioni o altro potete contattare il negoziante suggerito utilizzato il banner qui in basso.

 

Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it  dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.